CARDANO AL CAMPO – Non perde tempo il nuovo sindaco di Cardano al Campo, Lorenzo Aspesi. Poco dopo la proclamazione (nella foto in basso con il primo cittadino uscente Maurizio Colombo), ieri 10 giugno, con la fascia tricolore indosso ha già compiuto il suo primo atto ufficiale, deponendo un mazzo di garofani rossi nella via che ricorda Giacomo Matteotti un secolo dopo il suo assassinio. Un «omaggio a un fiero democratico» che precede la grande festa che si terrà sabato quando in piazza Don Sturzo verrà trasmessa la partita Italia-Albania.
Il totogiunta
Ad accompagnarlo Paola Torno, consigliere comunale uscente e prossima vicesindaco. Manca ancora l’ufficialità, ma sarà lei la numero due della giunta. Torna in consiglio comunale anche Andrea Franzioni: per lui probabile un assessorato o la presidenza dell’aula, carica che si contenderà con Massimo Poliseno (473 preferenze), di gran lunga il più votato in città. Per impegni lavorativi, infatti, aveva già annunciato di non volere ruoli in esecutivo. Per la sua capacità dialettica e l’esperienza politica maturata, potrebbe anche fare il capogruppo di maggioranza. In giunta entreranno inoltre una tra Michela Marchese e Antonella Carnicelli e uno tra Andrea Sironi e Claudio Trevisan. Completano l’elenco degli eletti Marco Santoro, Valentina Ferrati, Luciano Cirino e Rocco Putignano. Tra loro ci sarà il quinto assessore.
Con soli 51 voti, resta fuori l’ex assessore all’Urbanistica Elena Mazzucchelli.
Civici dominano in opposizione
L’effetto Aspesi non tradisce. Dopo Giancarlo e il doppio mandato con Mario, anche con Lorenzo il centrosinistra torna maggioranza a Cardano al Campo, relegando il centrodestra nei 5 scranni di opposizione. Forza Italia sarà rappresentata dal candidato sindaco Giacomo Iametti, la Lega da Valter Tomasini e Fratelli d’Italia da Meri Suriano. Ma a comandare nei numeri la coalizione sono i civici, che piazzano sia Antonio Roma che Daniela Bevilacqua. Tra i referenti di “Uniti per Cardano” c’era una vecchia conoscenza della politica cardanese, Vincenzo Colucci, dimostrando ancora una volta agli alleati il suo peso all’interno della centrodestra cittadino.
