MALPENSA – Velocizzare, efficientare, coordinare, guardare al futuro. E così via. In una parola: Fenix. Si tratta del progetto di digitalizzazione delle attività cargo, presentato questa mattina – 30 marzo – al Malpensa Center del terminal 1. Piano che consiste nella possibilità di «creare un sistema di interconnessione fra differenti piattaforme digitali», le parole di Francesco Raschi, direttore cargo e real estate di Sea. A livello pratico, si traduce nello «sviluppo di una serie di applicazioni che permettono di ottimizzare tutti i processi della filiera, dia doganali che air-side e land-side», gli ha fatto eco il cargo manager Paolo Dallanoce.
Cos’è Fenix?
A moderare la presentazione, il professore Ennio Cascetta che ha introdotto il tema – ampio e complesso – della «riflessione sull’evoluzione digitale nel mondo della logistica e delle infrastrutture». Approfondito poi dai relatori. In generale, Fenix è un progetto da 60milioni di euro, finanziato al 50% a livello europeo, che si sviluppa in nove Stati differenti. Con lo scopo di «creare piattaforme digitali in ambito logistico, che permettano uno scambio di dati e informazioni tra operatori economici», ha spiegato il professor Mauro Dell’Amico. Quindi «un sistema di interconnessione». Sono state tre le fasi per lo sviluppo del progetto: «Gettare le basi con regole di governance, creare i servizi digitali con le prove sperimentali e quindi valutare i risultati».
Digitalizzazione a Malpensa
Focus su Malpensa, che «rappresenta il cargo in Italia», ha sottolineato il ceo di Sea, Armando Brunini. «Oggi è un settore in crescita del 30% e qui si registrano i due terzi di ciò che parte dall’Italia». Ma non basta: «C’è molto da fare e lavoreremo sulle infrastrutture. E la digitalizzazione dei processi può essere rilevante non solo dal punto di vista dell’efficienza, ma anche della sostenibilità».
Sono quindi sei le applicazioni inserite nel progetto Felix per digitalizzare l’attività cargo di Malpensa. Le ha relazionate Dallanoce, a partire dall’area servizi doganali. Una è Smart Corridor che «consente lo sdoganamento nei magazzini di seconda linea», permettendo «l’interoperabilità dei sistemi aeroportuali, aumenta la capacità e rende lo scalo più attrattivo». L’altra è Smart Clearance che garantisce «la validazione del cargo manifest da parte di Adm prima dell’atterraggio del volo».
Poi c’è l’area land-side. Con Smart Truck è possibile gestire «il tracciamento delle operazioni degli autotrasportatori». Mentre con Smart Unload si può «prenotare gli slot di scarico di merce in export nei magazzini degli handler cargo».
Quindi l‘area air-side.con due app Smart Move, una che offre il “tracciamento dei passaggi dei carrelli ai varchi merce, mentre l’altra aiuta nella «gestione digitale delle procedure di interfaccia tra handler rampa e handler cargo».