Casa Matteo Varese, prima pietra. Una serata “in vetta” per Pasquetto

Matteo Pasquetto

VARESE – “Un pugnetto per Teo”: questo il titolo della serata, organizzata in città all’interno del programma di attività culturali del Club alpino Italiano, in ricordo di Matteo Pasquetto e che vedrà il lancio del Fondo Casa Matteo Varese, ultimo nato in Fondazione Comunitaria del Varesotto. L’appuntamento è per mercoledì 11 maggio alle ore 21 presso l’Aula magna dell’Università dell’Insubria in via Ravasi 2.

Sulle vette in ricordo di Matteo Pasquetto

La serata vedrà la partecipazione di Matteo Della Bordella, alpinista varesino e Ragno di Lecco e Luca Moroni, anche lui alpinista, Ragno di Lecco e Guida Alpina e sarà presentata dal giornalista Gian Luca Gasca: ad accumunare i tre è senza dubbio l’amicizia con Matteo Pasquetto, alpinista esperto, Aspirante Guida Alpina di Varese, deceduto il 7 agosto 2020 dopo aver aperto la via “Il Giovane Guerriero” (Grandes Jorasses – Monte Bianco) e al quale il Fondo Casa Matteo Varese è dedicato. 

L’appuntamento vuole essere una serata di condivisone di obiettivi – quelli dei fondo – ma anche di amicizia e “di montagna” perché centrali saranno i racconti di Della Bordella e Moroni che ripercorreranno – anche con foto e filmati – le imprese degli ultimi anni dalle prime salite con Luca , alla Nord dell’Eiger, fino al grande sogno sul Cerro Torre, nato e tentato proprio insieme a Matteo Pasquetto.

Borsa di studio per diventare guida alpina

Come detto la serata sarà anche un momento di condivisione per il Fondo Casa Matteo Varese che metterà al centro obiettivi e traguardi da raggiungere con il sostegno di tutti. «In questa occasione – dicono i referenti del fondo – gettiamo le basi per costruire in futuro iniziative “dei giovani e per i giovani”. Una delle prime attività sarà quella di finanziare una Borsa di studio per un/a giovane che termini brillantemente il percorso formativo per diventare Guida Alpina del Collegio delle Guide della Lombardia. Ma pensiamo anche a una collaborazione con il Nucleo Mobile di Pronto Intervento di Varese, al quale Matteo aveva preso parte con tanto entusiasmo, ma anche a sostenere veri e propri esperimenti pedagogici di protagonismo giovanile, quale è per esempio Happiness a Varese». 

L’impegno della Fondazione

Per realizzare questi progetti occorre la generosità di chi condivide la passione per la montagna e il desiderio di offrire ai giovani l’opportunità di mettere a frutto i loro talenti. Grazie alle donazioni di molti (qui il LINK per donare sul sito di Fondazione Comunitaria) si potrà dare gambe ai progetti e permettere al ricordo di Matteo di essere generativo di nuove opportunità. 

«Fondazione Comunitaria del Varesotto – dice il presidente, Maurizio Ampollini -, ha fin da subito creduto in questa visione che mette al centro i giovani e il loro protagonismo in un momento non facile per loro: abbiamo voluto mettere a disposizione la nostra struttura e le nostre competenze per far nascere il fondo e continueremo ad essere al suo fianco affinché cresca e possa dare forma alla generosità di molti attraverso il sostegno a progetti concreti».