Elezioni a Cassano, l’intesa Lega-FdI mette all’angolo Forza Italia e Cl

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CASSANO MAGNAGO – Se il centrosinistra è a un passo dalla rottura, non va meglio nel centrodestra di Cassano Magnago, dove la ritrovata intesa tra Lega-Fratelli d’Italia e la fine del “Metodo Cassano” sancita dal partito di Giorgia Meloni rimette tutto in discussione a pochi mesi dal voto.

Lo status quo

Il mantenimento dello status quo era l’obiettivo prioritario per l’attuale establishment cassanese, un mix tra civici, Forza Italia e Cl che dieci anni fa ha relegato la Lega all’opposizione per governare Cassano Magnago da soli, addirittura dal 2017 sotto l’unico simbolo della lista “Nicola Poliseno sindaco” (nella foto in alto un manifesto elettorale delle ultime elezioni). Dopo due lustri di egemonia è evidente che il mantenimento del potere è impresa molto più ardua del previsto. Giocano innanzitutto due fattori interni, ovvero l’impossibilità per il sindaco uscente di ricandidarsi per il terzo mandato e quella che di fatto è un’uscita di scena dalla vita pubblica di Angelo Palumbo, tuttora referente cittadino di Forza Italia. I due pilastri dell’attuale maggioranza, per ragioni diverse, non sono più tali. E finora non è ancora emersa la figura di un leader carismatico che possa prendere le redini del gruppo. L’erede naturale, l’attuale vicesindaco Osvaldo Coghi, si è infatti bruciato con le sue stesse mani dopo lo scandalo dell’affitto del capannone di famiglia a Sieco. 

Cosa è cambiato

La carta vincente di Poliseno e Palumbo è stata tener fuori i partiti da Cassano per dieci anni. Ma le recenti dichiarazioni di Fratelli d’Italia («nelle scelte dovremo confrontarci con i vertici sovracomunali») dimostrano che non sarà più così. Ed è palese che Lega e FdI, sempre più vicini a trovare un’intesa, non lasceranno mai il candidato sindaco per la terza volta consecutiva a Forza Italia, dunque al presidente del consiglio comunale Pietro Ottaviani, né tantomeno a un civico come gli assessori Daniele Mazzucchelli e Alessandro Passuello o a un componente del nutrito gruppo di Cl, che comprende oltre al vicesindaco anche l’assessore Elena Giardini e i consiglieri Giorgio Soldarini e Sergio Piotti. Tra tutti loro, da mesi viene dato come favorito Ottaviani. Ma la sensazione è che le sue quotazioni stiano scendendo vertiginosamente ogni giorno che passa. Perché FdI, decidendo di fare una propria lista, non soltanto ha scelto di contarsi. Ma costringe anche gli altri a fare lo stesso, sapendo benissimo che tutti gli alleati, Lega esclusa, rischiano di stare ampiamente sotto la doppia cifra. 

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