Cassano, scossone in FdI. Dudi Franchin si dimette: «Ora basta teatrini»

Il sindaco Pietro Ottaviani (a sinistra) e Edoardo Franchin insieme durante la campagna elettorale del 2022

CASSANO MAGNAGO – Crisi in maggioranza a Cassano Magnago, secondo step: Edoardo Franchin (Fratelli d’Italia) ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale. Dopo l’uscita dalla Lista Poliseno di Daniele Mazzucchelli, è l’altro ribelle a prendere le distanze dal sindaco Pietro Ottaviani e dalla sua squadra: Dudi si è ufficialmente chiamato fuori dai giochi questa mattina, 11 aprile.

La resa dei conti

Che Franchin non fosse allineato con le posizioni della maggioranza, è noto fin dall’inizio. Strascichi che si porta dietro dalle amministrative del 2022, quando la spartizione dei ruoli in giunta ha lasciato a bocca asciutta l’ex capogruppo di maggioranza durante il governo Poliseno. Quelle promesse non mantenute, suggestioni che sono rimaste tali: si diceva potesse diventare vicesindaco, si diceva potesse ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale, si diceva addirittura che fosse stato designato dai Fratelli come papabile candidato sindaco. Alla fine si è dovuto accontentare, seduto fra le fila della maggioranza con la medaglia del più votato del suo partito.
Ora è arrivata la resa dei conti. Nei mesi scorsi non ha nascosto i mal di pancia anche per alcune scelte compiute dalla maggioranza sotto il profilo amministrativo, oltre che per gli sgarri ricevuti. Al punto da essere nelle condizioni – insieme ai consiglieri dissidenti Mazzucchelli e Roberto Saporiti (Lista Poliseno) – di “minacciare” la caduta della giunta, nel caso si fosse trovato un accordo con le opposizioni. Insomma, non sono certo mancati i segnali di una presa di distanza dalla maggioranza.

Fratello Dudi

Ora resta da capire se seguirà un altro tipo di ragionamento, legato al suo futuro insieme a Fratelli d’Italia. Va ricordato, infatti, che anche i rapporti col partito non sono stati tutti rosa e fiori ultimamente. Non solo per le turbolenze delle Amministrative, ma anche in seguito con la mancata candidatura alle Regionali del 2023. Un’altra chance che è rimasta solo sulla carta, facendo scoppiare il caso Dudi fra i meloniani. Ma ancora oggi sembra che il caso Dudi non sia del tutto risolto. Anzi.

Le motivazioni

Le motivazioni delle dimissioni arrivano per «divergenze personali», dice Franchin. «Per una serie di episodi che hanno minato la fiducia». Un «malcontento» che si trascina da mesi, che lo ha portato a farsi da parte per dare spazio «a nuove prospettive e energie che possano portare beneficio a Cassano». E ancora: «Mi auguro che la mia decisione possa contribuire a stimolare un cambiamento positivo, favorire una maggiore coesione ed efficacia nel processo decisionale, evitando “teatrini” come quello sugli emendamenti nell’ultimo consiglio comunale, che nulla hanno a che vedere con il bene comune». Conclude: «Personalmente, sono consapevole che per chi ha un’ambizione politica una decisione del genere possa essere controproducente. Ma credo che la politica debba essere più umana e vicina alla gente. Per questo sono convinto che questa sia la scelta coerente e giusta, nel rispetto di chi in tutti questi anni mi ha supportato e votato».

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