Lega Cassano, via Renna dentro Temporiti. Subito all’attacco sul dissesto idrogeologico 

Cassano lega dimissioni renna
Massimo Temporiti e Luca Renna

CASSANO MAGNAGO – Fuori Luca Renna, dentro Massimo Temporiti. L’unico consigliere comunale della Lega di Cassano Magnago, eletto soltanto 11 mesi, ha rassegnato le dimissioni. Subentra uno dei componenti del direttivo, subito all’attacco dell’amministrazione comunale sul rischio idrogeologico

Cambio di passo 

Aveva promesso un deciso cambio di passo il nuovo direttivo della Lega di Cassano Magnago, nominato lo scorso aprile con Giorgio Gabbiani alla segreteria del partito. Il nuovo corso della Lega aveva puntato subito l’indice sull’impalpabile opposizione di Renna dentro e fuori del consiglio comunale. E così, sfiduciato di fatto dai suoi, ha deciso di farsi da parte. Interpellato sulla questione,Temporiti dice di volere aspettare la comunicazione ufficiale della surroga prima di rilasciare dichiarazioni. Si limita a dire di aver saputo delle dimissioni di Renna dal sindaco Pietro Ottaviani che nella giornata di sabato gli ha già dato informalmente il benvenuto tra gli amministratori della città

Rischio idrogeologico 

Nel frattempo dalla sezione della Lega vengono resi noti i risultati di un rilevamento fotografico dello stato d’alveo del torrente Rile effettuato da un gruppo di militanti lo scorso 4 giugno. «L’alveo del torrente – fanno sapere – è coperto di vegetazione e, in certi tratti, sono cresciuti degli alberi al suo interno. Nella piattaforma dove è collocato l’impianto che aziona la griglia, il motore e il nastro trasportatore che trascina le foglie fuori del alveo sembrano essere fuori uso, stante lo stato di abbandono in cui appaiono. Le vasche di laminazione nel tempo si sono riempite di detriti e non vengono pulite come dovuto per mantenere la capacità di accumulo degli invasi. In più, gli argini degli stessi, vengono utilizzati come piste di motocross, minando la stabilità delle pareti; e né il Comune né l’ente preposto attuano i dovuti controlli e presidi». Il giudizio di Gabbani e del suo gruppo è molto severo: «Ci troviamo a confronto con un’amministrazione, che si vanta di avere inventato il “Metodo Cassano” ma, francamente, non si capisce a cosa si riferisca. Attenti alle strategie di marketing, assenti nell’affrontare i temi fondamentali per la sicurezza dei cittadini. Siamo abituati a questo modus operandi, ma riteniamo non si possa più tollerare la superficialità fin qui manifestata: le conseguenze di un eventuale fenomeno meteorologico di proporzioni superiori alla norma, causerebbe conseguenze catastrofiche come già avvenuto negli Anni Novanta del secolo scorso».

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