Cassano, dopo la rottura in FI ecco la “Lista civica Poliseno – Ottaviani sindaco”

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CASSANO MAGNAGONicola Poliseno e Pietro Ottaviani escono alla scoperto e presentano il simbolo con cui puntano a riconfermarsi a Cassano Magnago alle elezioni del prossimo 12 giugno. Il gruppo si chiamerà “Lista civica Poliseno – Ottaviani sindaco”. A scanso di equivoci, nonostante i due nomi appaiono con identica dimensione sul simbolo, Poliseno è il sindaco uscente (non candidabile per il terzo mandato), mentre l’aspirante alla fascia tricolore è il secondo cognome, ovvero l’attuale presidente del consiglio comunale. I nomi dei componenti della lista verranno svelati domani, 7 maggio, durante la raccolta firme al gazebo in via Aldo Moro. 

Poliseno non è in lista 

E’ evidente che Poliseno, fresco di dimissioni da Forza Italia (di cui è stato commissario fino alla spaccatura che ha portato il suo ex partito a candidare il suo attuale vicesindaco Osvaldo Coghi) gioca e giocherà un ruolo preponderante. Non soltanto per il suo nome che compare a caratteri cubitali sul simbolo, ma anche perché oggi è lui – e non Ottaviani – ad annunciare la candidatura attraverso i social. A sorpresa, però, Poliseno non sarà tra i 16 candidati al consiglio comunale. «La mia presenza come capolista falserebbe la corsa degli altri perché, dopo dieci anni da sindaco, “cannibalizzerei” le preferenze del gruppo. Preferisco invece lasciare a tutte le persone in lista la possibilità di misurarsi ad armi pari e dimostrare il loro rispettivo peso elettorale senza dover competere direttamente con me».

Il giochino dei veti 

La rottura del centrodestra che si è consumata nell’ultima settimana Poliseno la descrive come il frutto di «un pessimo giochino dei veti». E spiega: «Fare una coalizione basata solo su cartelli elettorali calati dall’alto e prescindendo dalle scelte di chi la città la vive tutti i giorni, sarebbe stato impossibile». Per la lista Poliseno la sfida è avvincente: ha perso Forza Italia, non è riuscita a ricucire lo strappo decennale con la Lega, ma ha mantenuto il sostegno di Fratelli d’Italia. Un gruppo, dice, che «ha portato avanti con coerenza e lealtà la propria azione. Insieme abbiamo fatto una scelta chiara, lineare e coerente con il nostro pensiero, senza mai cercare escamotage o alchimie politiche, che tanto fanno arrabbiare i cittadini e deludono gli elettori».

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