Cassano, la «diversità» down è una ricchezza. Dopo la pizzeria anche il teatro

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CASSANO MAGNAGO – L’opportunità di esprimere liberamente il proprio stile, forma d’arte che prende spunto dalla diversità – «perché non bisogna avere paura ad usare questa parola, siamo tutti diversi e unici» – e condividere con gli altri una visione del mondo differente. Nel segno dell’inclusione e dell’integrazione. Gli obiettivi di Più di 21 a Cassano Magnago diventano espressione di un progetto per festeggiare un evento speciale: vent’anni di attività al fianco dei ragazzi con sindrome di down. Con tre appuntamenti, ovvero un convegno, una mostra e uno spettacolo musicale. Il tema: Pinocchio.

Il valore di Più di 21

Il programma è stato presentato questa mattina, 4 aprile, a Palazzo Mazzucchelli. Il sindaco Pietro Ottaviani ha ricordato «l’importanza di una realtà come Più di 21, che coinvolge tutti». E anche se «la società prova ad allontanare queste persone, invece che avvicinarle, è bene sottolineare la sensibilità pazzesca dei ragazzi». Ecco perché l’impegno è di «coinvolgerli sempre di più, un invito rivolto a famiglie, istituzioni, scuole e ambienti culturali e sportivi. Ma soprattutto il settore del lavoro». Come accade per la pizzeria Amicorum, un’attività portata avanti con grande successo dai ragazzi dell’associazione.

Pinocchio ispira

Nello specifico, sono state le varie figure professionali di Più di 21 a raccontare la storia di questa realtà e i prossimi tre eventi in calendario. «Nel 2004 nascevamo con l’obiettivo di accogliere, accompagnare ed essere un punto di riferimento per le famiglie», ha detto la presidente Antonella Cibin. «Va ricordato che non si tratta di una malattia, la sindrome di down è una condizione». E l’obiettivo è quindi offrire ai ragazzi la possibilità di «vivere una vita piena, fatta di reazioni e inclusività. Ma anche grinta e coraggio».

Quindi i prossimi appuntamenti. Si parte il 6 aprile con la “Mostra Pinocchio“, un’esposizione all’Officina Onirica che si ispira al capolavoro di Carlo Collodi e alla numerosissime interpretazioni che si possono trarre dalla storia del burattino che diventa bambino. «Frutto di un lungo lavoro», ha precisato la curatrice Laura Saporiti. «Si sono impegnati alla ricerca di uno stile proprio, che li rappresentasse a livello artistico. Con l’obiettivo di arrivare a creare la scenografia che allestirà lo spettacolo musicale del 4 maggio». Ha aggiunto Alberto Ponti: «Si tratta di una ricerca anche estetica. Bello pensare che si apprezzi quanto è stato realizzato secondo un modo diverso vedere il mondo, come i loro occhi percepiscono la realtà. Visioni differenti che possono anche mettere in discussione i nostri paradigmi». Lo spettacolo si svolgerà in un atto, alternato da momenti musicali e con un mimo. Quindi con «più registri comunicativi».

Il convegno

Invece, il 13 aprile ci sarà un convegno dal titolo L’armonia nella sindrome di down – quando diventare orchestrali fa la differenza. Lo ha presentato la psicologa Sara Pietrobon: «Ci sembrava corretto organizzare una giornata che parlasse dei ragazzi e delle loro attività. Che sia un momento di riflessione e confronto su temi fondamentali. Riflettere e discutere su argomenti che riguardano l’inclusione sociale, scolastica e soprattutto lavorativa, su cui insistiamo molto». E quindi ragionare sul tema della diversità, «perché formata dalle nostre unicità: caratteristiche che diventano armonia nel momento in cui impariamo a sintonizzarci. Dobbiamo aiutare i ragazzi a volare sempre alto».

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