Cassano, salta il bilancio. Ottaviani non ha i numeri: si riapre la crisi?

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Le opposizioni lasciano l'aula

CASSANO MAGNAGO – Edoardo Franchin, Daniele Mazzucchelli, Roberto Saporiti: assenti i tre consiglieri che – negli ultimi mesi – hanno fatto traballare gli equilibri della maggioranza di Cassano Magnago. Tanto è bastato alle opposizioni (il centrosinistra a trazione Pd, Forza Italia, Lega e Cassano Futura) per cogliere la palla al balzo: senza numero legale, è saltato il punto sul bilancio di previsione che doveva essere discusso a Villa Oliva questa sera, 30 gennaio.

Lo sfogo della maggioranza

Una decisione che la maggioranza del sindaco Pietro Ottaviani ha maldigerito. Il motivo è, principalmente, legato all’assenza di Dudi Franchin, a causa questa volta di un lutto familiare. Un motivo più che valido per non essere presente, ha voluto sottolineare il presidente del consiglio comunale Maurizio Tosatti alla fine della seduta. Lo sfogo: «Vergognoso. Tutti i consiglieri, da regolamento, hanno l’obbligo di partecipare. O di comunicare le assenze al presidente». Di più: «Abbandonare l’aula è stata una scelta unicamente di carattere tattico. Che crea un danno alla città, oltre a duplicare i costi visto che dovrà essere riconvocata l’assise: non ci si comporta in questo modo, non è corretto nei confronti di 22mila cittadini». Stessa amarezza da parte del primo cittadino: «Giocare sul lutto degli altri, per andare via, è brutto e antipatico».
Invece Saporiti e Mazzucchelli? «Hanno comunicato in anticipo che non avrebbero partecipato per motivi di salute». Giustificazione di cui si è preso atto. Fermo restando che proprio loro, i consiglieri ribelli, sono stati i protagonisti della crisi di maggioranza degli ultimi mesi.

Le minoranze e i consigli che saltano

Va detto che, dal fronte opposto, le opposizioni hanno mantenuto il numero legale per quasi tutto il consiglio comunale. Infatti, sono stati discussi tutti gli argomenti all’ordine del giorno. E solo alla fine hanno deciso di abbandonare l’aula, facendo saltare la discussione sul bilancio di previsione (motivo per cui è stato chiesto di spostarlo come ultimo punto). Un messaggio quanto più chiaro, che è venuto fuori alla fine della seduta: è il documento più importante, «spetta alla maggioranza mantenere il numero legale». Ecco perché non è da escludere che alla seconda convocazione – ovvero giovedì, alle 17 – le minoranze non si presenteranno nemmeno.
Non è la prima volta, oltretutto, che non si raggiunge il numero legale a Cassano. Tra motivi giustificati – come quello di Franchin – e continui mal di pancia più o meno veri o presunti, ormai andare in consiglio comunale è un terno al lotto.

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