Castellanza festeggia i 100 anni di nonna Laura Raimondi: una vita tra balli e sorrisi

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CASTELLANZA – La signora Laura Raimondi, da sempre cittadina castellanzese, compie 100 anni. Un importante traguardo festeggiato nel pomeriggio di venerdì (nella foto sopra) dal vicesindaco Cristina Borroni e dall’assessore Claudio Caldiroli, insieme alla famiglia e ad Andrea Marinoni e Sara Di Domenico, titolari di Villa Maria, la comunità alloggio presso cui la signora è ospite dal giugno scorso.

Festa per Nonna Laura

La signora Laura (nel riquadro a sinistra mentre spegne le 100 candeline) è una donna piena di vita, che ha saputo trasmettere alla sua famiglia e a chi le sta vicino tanto amore e una incontenibile gioia di vivere, soprattutto attraverso il ballo, la sua più grande passione. Anche nel giorno della sua festa ha accolto con il suo inconfondibile sorriso e un po’ di commozione, l’arrivo degli amministratori comunali che le hanno consegnato un mazzo di fiori con i complimenti del Comune e di tutta la città per il traguardo raggiunto, con l’augurio di tanta salute serenità e gioia per i giorni a venire, per lei e per la sua famiglia.

Il racconto della nipote

È la nipote Valeria a raccontare emozionata dell’adorata nonna Laura.

La scorsa settimana sono venuta a trovare la nonna. Andrea, il titolare, mi ha accolta dicendomi: “Lo sai che ci ha fatto vedere le sue abilità di ballerina nei giorni scorsi?”. Non ho potuto trattenere un sorriso: subito sono tornata indietro nel tempo, alla fine degli anni ’90, io bambina sul pullman diretto al mare, seduta di fianco ai nonni, che cantavo a gran voce ‘Romagna Mia’ insieme a loro e a tutta la comitiva! Le serate in vacanza erano già tutte programmate: in quelle ordinarie c’era la passeggiata nelle vie del centro e il giro alle sale giochi a spendere i soldini al flipper (pochi!)…
Poi c’erano le serate speciali. il torneo di scala 40, la tombola e, dulcis in fundo, le serate danzanti! Erano queste le preferite dalla nonna: si rientrava presto dalla spiaggia, perché ci si doveva preparare a dovere. La nonna sfoderava gli orecchini con le perle a goccia e il filo di perle, quello lungo. I vestiti erano sempre con la gonna a ruota, che quando girava a ritmo di musica, si apriva come nelle vere sale da ballo! Nonno non ballava – ma controllava da bordo pista tutta la situazione. La nonna aveva il suo compagno di danza: il sig. Adriano, un signore bassino, ma che sprizzava simpatica energia da tutti i pori. Erano loro il re e la regina della pista, ogni volta!
Durante la serata arrivava sempre un momento anche per me: la nonna mi prendeva per mano, mi diceva “Tu segui me”, poi alzava lo sguardo e tendendo l’orecchio in attesa delle prime note mi anticipava, sussurrando nell’orecchio, il ballo da eseguire: “Questo è un valzer!”, “Questa invece è una quadriglia”, oppure “Ecco il fox trot!”. Quando l’orchestra metteva la Macarena o il ballo del pinguino per noi bimbi, la nonna non si tirava certo indietro, anzi! Ancheggiava allegra, saltando e dirigendo tutto il gruppo.
Sono ricordi così vividi nella mente: rivedo il salone dell’albergo, con le sedie sul perimetro e nonna Laura che volteggia quasi sollevandosi da terra. Ancora oggi quando inizia la musica, le si accende quella luce così speciale negli occhi.. So che anche lei ritorna a quei momenti. Sono attimi scolpiti nel tempo e che resteranno e vivranno in ciascuno di noi per sempre!

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