Castellanza, Manelli (FdI): «Il T-red sulla Saronnese buono solo per far cassa»

CASTELLANZA – «Negli ultimi dieci anni gli incidenti si contano sulla punta delle dita. E quelli avvenuti nemmeno erano gravi. Il sindaco Cerini abbia il coraggio di dire la verità: il T-red sulla saronnese ha quale unico scopo quello di fare cassa». Fioccano le multe e insieme ai verbali anche le proteste di chi, all’incrocio semaforico più contestato dell’intero Varesotto, si è fatto pizzicare in fallo. Ed è Giovanni Manelli, consigliere di minoranza a Palazzo Brambilla ed esponente del circolo di Fratelli d’Italia che torna a puntare il dito con l’amministrazione partecipiamo.

Lì non serve

«Lo diciamo da sempre e più passa il tempo più ne siamo certi: la fotocamera sul semaforo lungo la saronnese non serve a nulla in termini di sicurezza stradale. Se questa amministrazione vuole fare cassa lo deve dire senza paura», incalza Manelli. Il quale poi snocciola i conti: «Da quanto in nostro possesso sappiamo che l’impianto cuba 70 mila euro al mese di multe che in un anno fanno quasi 1 milione di euro. Cifre dovute all’elevato traffico lungo la strada Saronnese. Ma quello non è certo l’incrocio semaforico più pericoloso di tutta Castellanza».

Serve un indicatore dei secondi

Manelli va di nuovo all’attacco sul T-red «poiché nell’arco di un mese sono molti i cittadini multati che sono rimasti “fregati” dalla foto-multa a causa del traffico. Forse sarebbe meglio installare un segnale luminoso che indica i secondi mancanti al rosso. In questo modo la gente eviterebbe di ritrovarsi nella zona di infrazione per colpa della coda di auto che non scorre».