Cda della Fondazione Sant’Erasmo di Legnano passa la mano: «Ets pronto a nuove sfide»

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LEGNANO – Venerdì scorso, 10 giugno, il consiglio di amministrazione della Fondazione Sant’Erasmo di Legnano presieduto da Domenico Godano ha terminato il suo mandato. Insediatosi nel maggio 2018, il cda ha traghettato la Fondazione fino all’approdo nel Terzo Settore.

Godano: «Superato ogni ostacolo, Covid compreso»

«I miei più sentiti ringraziamenti – ha commentato Godano – a coloro che, nell’attuale cda, non hanno fatto mancare il proprio impegno e la collaborazione per garantire continuità e qualità della gestione. Sono stati quattro anni intensi, talvolta davvero critici soprattutto durante la pandemia, ma anche grazie al supporto fondamentale dei lavoratori, leali e instancabili, il Sant’Erasmo è riuscito a superare ogni ostacolo. Il sostegno decisivo è arrivato senz’altro dall’affetto dei familiari degli ospiti e dell’intera collettività.

«Oggi la Fondazione Sant’Erasmo si appresta ad affrontare le nuove sfide del post pandemia sempre più consapevole, in quanto Ets, della propria vocazione per la collettività e i suoi bisogni. Sono certo che il cda entrante, il primo scelto con le regole del nuovo statuto, proseguirà nel cammino intrapreso, auguro a tutti i nuovi consiglieri buon lavoro. Per agevolare la continuità di gestione – conclude il presidente uscente – sarà, in ogni caso, resa disponibile per ogni nuovo consigliere una copia della relazione di fine mandato».

Dai debiti al premio per i dipendenti

La relazione si apre ricordando i problemi affrontati nei primi mesi di mandato: l’urgenza di provvedere alla messa a norma della centrale termica, nonché di tutti gli impianti della chiesa e dell’attigua canonica, pena una pericolosa insicurezza dell’intero stabile; e la serie di diffide per il pagamento di debiti delle gestioni precedenti: un avviso Inps conseguente ad un’ispezione del 2016, un ricorso per un risalente debito Inail e una diffida di Asst per un debito del 2002 pari a 80.000 euro di capitale e altrettanti di interessi. «A sei mesi dall’insediamento – si legge – la situazione è tornata sotto controllo: si è effettuata la messa a norma della centrale termica e degli impianti della chiesa e della canonica, il debito Inps è stato oggetto di rottamazione con un risparmio di oltre il 30%, sul debito Inail è cessata la materia del contendere, mentre con Asst si è conclusa una transazione con risparmio per la Fondazione dell’intera quota di interessi».

Vengono quindi passati in rassegna i risultati di gestione raggiunti, a cominciare dalla internalizzazione degli operatori dei reparti (Asa), una trentina, tutti assunti a tempo indeterminato entro maggio 2019; sono seguiti: il codice etico aggiornato e l’ufficio disciplinare; l’introduzione della cartella sanitaria elettronica per ogni ospite; l’ottimizzazione dei costi di gestione attraverso la riorganizzazione dei reparti; lavori di efficientamento energetico; lo sportello della terza età; la nascita dell’associazione di volontariato “Amici del Sant’Erasmo”, «a tutt’oggi fonte di preziosa collaborazione per il servizio di animazione dell’Ente»; l’Estate Gentile; la messe a disposizione di 50.000 euro in buoni spesa per i lavoratori, che hanno ricevuto anche più di 500 euro ciascuno.

Accolti i primi profughi ucraini

Con il nuovo statuto, il cda non è più nominato interamente dal sindaco di Legnano: accanto al Comune, che continuerà a scegliere 2 consiglieri, ci saranno altri enti del territorio (la Fondazione Ticino Olona e la Parrocchia di San Magno) che nomineranno rispettivamente 1 consigliere ciascuno; il quinto sarà eletto dai dipendenti.

Fra le prime iniziative da Ets si ricorda l’accoglienza di due profughe della guerra in Ucraina, una mamma e una figlia alle quali sono stati offerti un tetto, i pasti e il mantenimento completo che si protrae ormai da tre mesi. Si è istituita, poi, la Banca etica solidale dei dipendenti della Fondazione con cui i lavoratori, in un’ottica solidaristica e in misura volontaria, possono cedere a titolo gratuito a favore di altri colleghi in difficoltà una parte delle ferie non godute e/o quote della Banca ore. È infine in corso una riorganizzazione complessiva del servizio medico.

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