Centro commerciale al palaghiaccio. Beata Giuliana prefersice lo sport

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BUSTO ARSIZIO – Centro commerciale al Palaghiaccio. Un altro? «No grazie».E’ pressoché unanime il coro che si alza a Beata Giuliana tra commercianti e residenti per il centro commerciale che dovrebbe sorgere accanto a Palaghiaccio e Palaginnastica. Chi vive il quartiere non ci sta: anche se si tratta di un polo di piccole dimensioni con all’interno negozi, una palestra e attività ristorative, dicono a gran voce che ci sono già troppi centri commerciali nella zona, lungo il Sempione. Piuttosto sarebbe preferibile pensare ad anziani o a giovani e mettere in piedi un centro di aggregazione o un polo sportivo. Non piace l’idea che sull’area che avrebbe dovuto ospitare il palazzo del ghiaccio o ancora prima un Campus sorgano ancora negozi.

La voce dei residenti

Dice no Roberta Molinari, che abita nel quartiere: «Un centro commerciale? Ma sta scherzando? Per favore no! Lì, proprio lì? Ce ne sono già troppi in quella zona. E ovunque. È una via di centri commerciali. Piuttosto se avanzano spazi si potrebbe pensare a un centro sportivo per i ragazzi, una pista di skate o un campo da basket», che in realtà arriveranno poiché già previsti nel progetto. Le fa eco Rosaria Frascoli, un’altra residente: «Assolutamente non si deve fare. Ne abbiamo a bizzeffe. La gente “vive” e trascorre già tanto tempo nei centri commerciali, tanto che c’è chi è disposto a sacrificare il sabato e anche la domenica per girare in questi mega negozi. Perché non creare un centro per la terza età, o altrimenti un centro culturale per i ragazzi?».  Sulla stessa lunghezza d’onda Giampiero Brignoli: «Ce ne sono già due nelle vicinanze, di cui uno sarà spostato proprio sul vialone. Abbiamo poi un polo a 1 km e mezzo, un altro a 3 km e un terzo a 1 km. Non ci sta proprio. Sarebbe utile fare qualcosa per le attività sportive che mancano in questo quartiere. Come in tutto Busto».

La voce dei commercianti

Contraria anche la titolare del bar Monello, Mirella Lampe che fa lista di quelli esistenti nei paraggi: «Abbiamo già nelle vicinanze la Lidl, Cerrefur, Euospin, Penny market, la Coop. Basta con queste strutture, anche se di piccole dimensioni. Che facciano piuttosto qualcosa per i ragazzi, un centro sportivo, ad esempio». Accanto alla proprietaria c’è una cliente, Serenella Bellettato. La pensa allo stesso modo e aggiunge: «Potrebbero realizzare un’area per anziani, un parco con panchine. In questo quartiere vivono tanti anziani e servirebbe un’oasi anche per loro. Nel parco qui di fronte (dinanzi alla chiesa parrocchiale ndr), che tra l’altro è l’unico nel rione, ci sono solo tre panchine di cui una inagibile. Inoltre è un parco non recintato, pericoloso perché si affaccia sul viale Stelvio, che tra l’altro è un’arteria molto trafficata e pericolosa».

La voce fuori dal coro

Fuori dal coro, la voce di Antonia Tallarini, la parrucchiera del negozio di via Meda: «Io sarei d’accordo, invece. In questo rione c’è gente di una certa età che non ha la macchina per raggiungere un vicino centro commerciale. Quindi ben venga una struttura commerciale di questo tipo che tra l’altro animerebbe un po’ il quartiere. Prima c’era la Despar, ora non più e gli anziani hanno disagi nel recarsi a un vicino polo commerciale».

 

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