Cerro, anche Bene Comune contro l’accordo sulla discarica: «No ai veleni»

ccerromaggiore elezioni discarica centrosinistra

CERRO MAGGIORE – «Con il progetto della sindaca uscente la discarica riapre». Dopo i Cinque Stelle, anche la lista Bene Comune-Roberta Cè Sindaco (nella foto) contesta la bozza di protocollo d’intesa che la giunta di Cerro Maggiore avrebbe approvato con la proprietà della discarica Baraggia.

«La discarica – ricorda la lista di centrosinistra candidata alle elezioni comunali di domenica prossima, 14 maggio – è chiusa definitivamente dal 1999 grazie alla lotta dei cittadini di Cerro e Cantalupo. Senza la volontà congiunta dei due Comuni (Cerro e Rescaldina) nessuno la può riaprire. Tutti coloro che hanno tentato, negli ultimi 24 anni, hanno sempre perso in tribunale.  Purtroppo, analizzando il documento venduto come “pietra tombale sulla discarica” ci siamo accorti che si tratta di un tentativo di riapertura della discarica camuffato da recupero ambientale ad esclusivo vantaggio economico della proprietà, non certo dei cittadini».

Tutti i punti contestati

Sono diversi i punti del protocollo d’intesa contestati da Bene Comune. Eccoli: «Il progetto prevede il riempimento del buco con materiali inerti contaminati anziché con sola terra e rocce di scavo, come prevedeva l’accordo del 1999; e noi, d’accordo con il Comune di Rescaldina, non lo consentiremo mai. Lo stesso progetto prevede il passaggio sul nostro territorio di 7 camion all’ora per 10 anni (per un totale di 120.000), senza alcuna garanzia di poter controllare né il tipo di materiale trasportato, né il rispetto della legge: un’ulteriore dose di veleni per i cerresi e i cantalupesi. Quanto al cosiddetto “recupero ambientale” con impianti fotovoltaici, produrrà vantaggi economici per la sola proprietà e non certo per i cittadini di Cerro e Cantalupo: gli impianti sarebbero infatti di proprietà della società privata che guadagnerebbe anche dalla produzione di energia dopo aver ricavato utili dallo sfruttamento del sito.

«D’altra parte, perché una società privata, che per sua natura deve produrre utili e non fare beneficenza, dovrebbe regalare una rotonda e dei soldi (sempre che il buco venga interamente riempito) se non ne avesse un cospicuo tornaconto economico? Per siglare qualsiasi accordo sul recupero della discarica – ribadisce Bene Comune – è necessaria la firma congiunta dei Comuni di Cerro e Rescaldina e il sindaco di Rescaldina, con un comunicato ufficiale, ha espresso “totale contrarietà all’accoglimento del progetto” proprio per le motivazioni sopra esposte».

Rescaldina «molto perplessa»

Nel comunicato citato, l’amministrazione di Rescaldina esprime «forte perplessità» sul protocollo d’intesa. «La questione a nostro avviso – si legge – è quella di rispettare oggi le condizioni stabilite a suo tempo negli accordi sottoscritti per la riqualificazione ambientale del sito. Se in sede giudiziale abbiamo sempre sostenuto, vincendo, che i materiali da utilizzare per la riqualificazione ambientale devono avere caratteristiche tali da escludere ogni possibilità di rifiuto e/o materiale contaminato, risulta difficilmente accoglibile ora un progetto che prevede per il riempimento il conferimento di materiali inerti contaminati.

«Il protocollo approvato da Cerro Maggiore più che un’opportunità per i cittadini di Cerro e di Rescaldina, pare invece concedere evidenti e immotivati vantaggi economici a favore dell’operatore privato. Oltre al problema dei materiali che verranno utilizzati per il riempimento, la seconda criticità riguarda il traffico. Gli interventi proposti a mitigazione degli impatti viabilistici, ovvero la sola realizzazione di una rotonda su via San Clemente, risolverebbero le criticità per il solo comune di Cerro Maggiore, ma non avrebbero nessun effetto positivo sulla Saronnese. Anche la contestuale risoluzione degli attuali rapporti convenzionali con l’operatore privato – conclude l’amministrazione Ielo – con restituzione delle garanzie fideiussorie ai Comuni, alla luce della prossima udienza prevista per la prossima estate, risulta poco in linea con le posizioni sin qui assunte dai Comuni, mettendo a rischio le garanzie faticosamente conquistate nel 1999».

CerroinAzione invita tutti ad andare a votare

In prossimità del voto di domenica e lunedì, CerroinAzione – assente dalla competizione – afferma di aver letto i programmi delle due liste in lizza e invita i cittadini a farlo e a recarsi alle urne. «Noi di CerroinAzione – ribadiscono i sostenitori locali del partito di Carlo Calenda – avevamo un sogno, dare corpo a un progetto di rinnovamento. Abbiamo purtroppo dovuto prendere atto, con grande delusione, che la nostra idea di rinnovamento non ha avuto la forza sufficiente per imporsi. Ma CerroinAzione non si ferma qui: augurandoci anche il coinvolgimento delle risorse politiche e associative che nel frattempo si sono avvicinate a noi, continueremo dall’esterno nel nostro lavoro di controllo e stimolo nei confronti della giunta che si costituirà e lo faremo attraverso critiche ma anche accompagnate da proposte costruttive, per dare voce a quei cittadini che ci hanno guardato in questi anni con interesse ma che non potremo rappresentare in Consiglio. In bocca al lupo e buon lavoro alla nuova amministrazione che si insedierà».

cerromaggiore elezioni discarica centrosinistra – MALPENSA24