Cerro, proposto accordo “tombale” per chiusura e recupero della discarica

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CERRO MAGGIORE – La rinuncia «per sempre» alla riapertura della discarica e il ripristino ambientale dell’area depressa (il “buco” ancora aperto) con compensazioni economiche e materiali, come un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni e una rotatoria su via San Clemente. Sono i contenuti dell’“accordo tombale” del protocollo d’intesa tra Comune di Cerro Maggiore e proprietà della ex discarica (nella foto), teatro di aspre battaglie negli anni Novanta e rimasta a lungo una ferita aperta sul territorio.

L’accordo, illustrato oggi, giovedì 4 maggio, dalla giunta uscente e simile a quello di Rescaldina (tranne che per le compensazioni) sarà sottoscritto dalle parti non appena quest’ultimo comune su cui insiste la ex discarica Simec avrà risolto le problematiche urbanistiche legate al suo Pgt, dove l’area interessata è segnata come agricola. Per gli abitanti, un traguardo atteso da decenni.

Fine dell’incubo. E compensazioni milionarie

«Finalmente possiamo dire: mai più discarica» dichiara la maggioranza uscente. Il pericolo di riprendere lo scarico di rifiuti nell’incavo tra Cerro e Rescaldina era concreto, in base alla scadenza, nel 2009, dell’accordo di programma di 10 anni prima e soprattutto del progetto presentato nel 2018, senza contare i possibili aggiornamenti delle normative nazionali e regionali. 

I successi ottenuti dal Comune di Cerro nel contenzioso legale avviato cinque anni fa (e per cui è ancora pendente un ricorso al Tar), insieme ad altre circostanze favorevoli (come il Pgt in elaborazione, che ha permesso di sfruttare alcune politiche ambientali inserite nel Pnrr) hanno spinto l’amministrazione Berra a un protocollo d’intesa con la società Enki, proprietaria dell’area, che preclude in via definitiva l’impiego del “buco” come discarica e prevede il suo riempimento con materiali inerti come terre e rocce di scavo, anche dai lavori per le prossime Olimpiadi: si tratta di materiali di cui è possibile il recupero ambientale per la presenza minima di componenti non naturali come cemento o laterizi; in alternativa, l’area dovrà essere attrezzata sul modello del Parco degli Aironi di Gerenzano.

Dalle battaglie al protocollo d’intesa

È facile aspettarsi che la proprietà sceglierà la prima soluzione: sulla nuova “montagnetta” sorgerà un parco fotovoltaico con un corridoio ecologico per la fauna. Non basta. È prevista a carico di Enki srl la realizzazione di una rotatoria del costo di 450.000 euro, oltre a un contributo compensativo ipotizzato in 3,5 milioni in 10 anni in base al fatturato dell’azienda.

«Tutto era nato – ricorda l’assessore a finanze e bilancio, Matteo Bocca – con un braccio di ferro che ci ha poi visti vittoriosi sul piano legale e quindi su posizioni di forza» mentre l’altro assessore Alessandro Provini (che ha fra le deleghe una sulla discarica) sottolinea l’importanza del “fattore di pressione” introdotto dalla giunta regionale, un unicum in Italia, che fissa un tetto ai rifiuti conferibili in un territorio già sotto stress ambientale.

«Farmacia comunale verso il risanamento»

Lo scorso 27 aprile il consiglio comunale ha approvato il bilancio 2022 della farmacia comunale, con un utile di 34.424 euro «ma viziato da un debito non contabilizzato di circa 35.000 euro vecchio di oltre 10 anni; insomma un altro fardello da risolvere che speriamo sia l’ultimo». È quanto si legge in una dichiarazione congiunta di Lega, Fdi e Fi diffusa oggi.

«L’eredità della farmacia comunale – osservano i partiti della maggioranza uscente – era alquanto pesante considerati gli esigui risultati degli anni 2013, 2014, 2015 e 2016. Il sopraggiunto commissario prefettizio nominò Walter Mariotti con il compito di avviare una azione di risanamento. I risultati non sono tardati ad arrivare già dal 2017 e consolidati fino all’ultimo bilancio 2022 gestito dall’attuale amministratore unico Andrea D’Aquila. Non sono stati anni facili, ma sono serviti a ridurre i costi, migliorare la marginalità e riorganizzare il personale, per non parlare dei servizi per i cittadini che sono stati ampliati e integrati durante il periodo Covid.

L’ottimo lavoro svolto dall’ing. Mariotti prima e ora dal dott. D’Aquila è stato riconosciuto anche dal consiglio comunale con ben 14 voti favorevoli, 2 astenuti e 1 voto contrario, ben oltre i voti dell’attuale maggioranza politica. Se dopo il 15 maggio il Comune sarà ancora amministrato dal sindaco Berra – conclude la dichiarazione – potremo guardare al futuro della farmacia con rinnovato ottimismo confortati dai risultati ottenuti in questi anni».

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