Chiude la piscina di Besozzo. Ma si converte subito in un Trampoline park

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BESOZZO – E’ passato appena un mese dalla chiusura della piscina coperta di Besozzo, eppure la struttura è già pronta a un nuovo capitolo della sua storia. E la prossima domenica 18 ottobre, la società Stadium Gravity inaugura il nuovo trampoline park e centro polifunzionale. Un esempio unico del territorio.

Da piscina a trampoline park

Visto la crisi derivata dall’epidemia da Covid-19, la società Stadium Besozzo, leader nell’ambito natatorio, ha deciso di riconvertire la sua attività, chiudendo la piscina interna del paese e creando il progetto Gravity. «Si tratta di un trampoline park e di un’area completa e attrezzata per svolgere attività di ginnastica acrobatica, calisthenics, parkour, over fit, judo, motricità di base, ginnastica riabilitativa funzionale e soprattutto di ginnastica artistica», dicono dalla società.

Su quest’ultima disciplina, infatti, il Gravity park rappresenterà un primato in zona. «Sarà infatti l’unico polo sportivo nei dintorni ad avere attrezzature con buche in gomma piuma. «I più vicini sono a Milano e Varese, quindi potremo dare un grande supporto a tutti coloro che praticano questo sport».

Porte aperte soprattutto alle famiglie

Ecco allora che, dopo la riapertura estiva della piscina, lo scorso giugno 2020, la società ha deciso di riconvertirsi, anche a causa delle norme stringenti per evitare il contagio da coronavirus. E i lavori, partiti appena un mese fa, si sono già conclusi. Così, lo Stadium Gravity è pronto per inaugurare il nuovo polo, che aprirà al pubblico domenica 18 ottobre alle 11.

Durante l’inaugurazione, sarà possibile visitare gli spazi rinnovati, con 12 trampolini, una long line e un’intera struttura comprata apposta per il calisthenics. «Ma non si tratta di un semplice centro sportivo, perché la nostra finalità è quella di concentrarci su tre elementi», dicono dalla società. I cui titolari, Marcello Boerchi e le figlie Anna e Giulia Boerchi hanno appunto voluto puntare in primis sull’inclusione sociale.

«Il nostro progetto è rivolto prettamente alle famiglie, che qui troveranno un ambiente dove poter fare attività motoria a 360 gradi in sicurezza e con personale altamente qualificato. Vogliamo poi puntare sull’aggregazione in sicurezza, ovvero un luogo dove i ragazzi in età scolare e non possano trovare attrezzistica di tipo avveniristico e attività motorie di nuova concettualità quali: parkcour, calisthenics e ove fit».

Una nuova concezione di sport

Infine, l’elemento chiave del polo verte appunto intorno allo sport e alla salute. «E’ la parte più ambiziosa del progetto, ovvero quella di creare un nuovo modo di fare sport, unico nella nostra zona, dove verrà coniugata l’attività motoria di base, la parte agonistica e le nuove proposte ludico sportive», concludono.

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