Filippo Ganna, una prima in rosa piena di emozione

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Filippo Ganna è felice. Nella sua giovane carriera ha vinto già tanto e non vuole fermarsi. Ieri, 3 ottobre, nella cronometro a Palermo, con la maglia di campione del mondo, ha conquistato la sua prima maglia rosa.  Ora è lui il leader della corsa, ma sa che il suo ruolo in squadra sarà un altro: aiutare Thomas a portare la maglia rosa a Milano.

Che tipo di cronometro è stata per lei questa?
“Una bella prova sicuramente ma anche difficile. Ho pensato a guidare con prudenza e per fortuna avevo Cioni in ammiraglia che mi dava tutte le informazioni più importanti. Mi ha segnalato tutto, anche i singoli tombini, è stato fondamentale. Avete visto che ci sono ciclisti che sono caduti e l’attenzione era al massimo”.

Può essere questo un giorno fondamentale nella sua carriera?
“Fin’ora ho avuto tanti successi e oggi ho vestito una maglia così importante. Speriamo di non finire con questo risultato, la mia carriera e spero di poter conquistare ancora tante corse”.

Alcuni suoi colleghi in discesa hanno toccato i 100 km/h, sua velocità massima in discesa quale è stata?
“È stata di 92 chilometri orari. Come ho detto non ho voluto prendere dei rischi inutili”.

Prima del Mondiale aveva detto di essere stato in altura, senza guardare i social e limitando i rapporti con l’esterno. Lo ha fatto anche prima del Giro?
“Sono stato molto tranquillo così come ho fatto prima del Mondiale. Aveva funzionato bene prima di Imola e come vedete ha funzionato bene anche adesso. Penso che prima di un appuntamento importante sia utile fare una vita tranquilla. Ero uno dei favoriti, ho cercato di rimanere calmo e alla fine il risultato ci ha premiato. Speriamo che sia di buon auspicio per i prossimi venti giorni, perchénon dimentichiamo che siamo qui per sostenere Geraint Thomas che punta alla vittoria finale. Certo, per me è una grande emozione: primo Giro, prima vittoria e prima maglia rosa. E consentitemi un saluto al mio Piemonte e alla mia terra del VCO che ieri sera ha vissuto momento molto brutti, ma sono sicuro che ancora una volta sapranno rialzarsi».”.

Questo risultato ha una dedica particolare?
“Va alla mia famiglia non è facile supportarmi e sopportarmi e poi anche alla mia squadra che veramente non mi ha fatto mancare nulla”.

Per questa cronometro ha avuto una bici color oro e con i colori dell’iride. Ora la vedremo con una bici rosa?
“Non posso far impazzire i miei meccanici. Correrò con la mia solita bici, ma con i nastrini rosa e speriamo che mi porti bene”.

Quanto è importante la polvere di magnesio sulle mani che mette prima di salire in bici?
“Nelle prove a crono, non usando i guanti tradizionali è meglio avere la polvere di magnesio. In questo modo posso avere le mani secche al punto giusto, per avere la massima sensibilità. Nel finale sono arrivato troppo lungo e questa sensibilità sulle mani mi ha permesso di utilizzare al meglio i freni e non finire a terra”.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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