Europei: le ragazze volano. Balsamo d’oro, Alzini d’argento, Valsecchi di bronzo

ciclismo europei pista donne

È un’Italia che continua a volare alto, quella che è protagonista ai Campionati Europei élite su pista in corso di svolgimento in Bulgaria. È un’Italia che festeggia l’oro di Elisa Balsamo nella maratona della pista, l’omnium olimpico, l’argento con la giovane Martina Alzini e un bronzo di peso con Silvia Valsecchi nell’inseguimento individuale.

OMNIUM DONNE. La ventiduenne cuneese, oro europeo su strada 2020 tra le Under 23 e fresca vincitrice della terza tappa della Vuelta 2020, è tra le protagoniste di giornata regalando all’Italia delle forti emozioni.

Già bronzo europeo di categoria nella disciplina olimpica nel 2017, dopo aver infilato due vittorie nel torneo dell’omnium, rispettivamente nello scratch e nell’eliminazione, Elisa scende sull’anello bulgaro, prima della corsa a punti, ultima e decisiva prova, guidando la testa della classifica: con 110 punti è davanti alla britannica Kenny e alla portoghese Martins, entrambe a quota 100.

La sua tattica di gara è a dir poco impeccabile: degli otto sprint in programma, ne vince cinque. Con grande potenza ed eleganza, azzittisce così le sue avversarie e congela, quando mancano dieci giri all’arrivo vincendo anche il penultimo sprint, il suo oro. Braccia alzate e lacrime di gioia per Elisa che porta il secondo oro all’Italia, nonché la settima medaglia di questa trasferta, e la sua seconda medaglia in questi europei, dopo l’argento vinto nel quartetto. Il valore della sua performance è da ricercare anche nell’ordine di arrivo: alle spalle dell’azzurra, una delle favorite, britannica Kenny, argento e la russa Maria Novolodskaya, bronzo. Giù dal podio la polacca Plosai e quinta la portoghese Martins.

Con questo oro, Elisa implementa la “tradizione” in questa specialità olimpica del settore femminile: dopo l’oro di Vera Carrara nel 2007, il bronzo di Monia Bacaille nel 2008 e quello delle giovani Balsamo e Paternoster (rispettivamente 2017 e 2018), oltre ai bronzi iridati dell’azzurra Letizia Paternoster (2019, 2020), si aggiunge il titolo europeo di Elisa.

INSEGUIMENTO INDIVIDUALE. Dopo l’unico podio europeo conquistato da Silvia Valsecchi nella categoria élite nell’edizione 2017, l’Italia rosa dell’inseguimento individuale conquista uno splendido argento con la giovane Martina Alzini ed un bronzo di grande peso proprio con Silvia Valsecchi, classe 1982, da sempre faro e garanzia delle nazionali di Salvoldi.

La sfida, come nei quartetti, è ancora tra Gran Bretagna e Italia. La prima a scendere sull’anello bulgaro è la lecchese Silvia Valsecchi, che con un crono di valore registrato in qualifica (3’28”751) duella con la britannica Josie Knight, fresco oro europeo nel quartetto e terzo tempo di qualifica in 3’28”387. Silvia, inseguitrice titolata ed esperta (classe 1982), ancora una volta dimostra tutta la sua determinazione e regolarità nella gestione della gara. Inizia e mantiene il vantaggio sull’avversaria, tanto da conquistare il bronzo in 3’28”878 contro i 3’31”519 della britannica.

Neanche il tempo di esultare e la pista bulgara è già teatro dell’altra sfida stellare Italia-Gran Bretagna. Una sfida attesa, perché l’azzurra Martina Alzini classe 1997 ed oro europeo nel quartetto rosa U23 nell’edizione 2019, in qualifica registra un ottimo crono di 3’26”836 che vale il nuovo record italiano dopo quello di Silvia Valsecchi ai mondiali di Berlino 3’30”640. La sua avversaria, la britannica Evans, oro nel quartetto in questa rassegna e miglior tempo in qualifica (3’26”826) è consapevole del gap assolutamente minino che la separa dall’azzurra. Martina, partita con grande grinta, paga probabilmente lo sforzo della qualifica e del quartetto disputato ieri. Conquista così uno splendido argento in 3’32”386, contro i 3’29”456 della britannica Evans, oro all’arrivo.

Grande soddisfazione per la nazionale di Salvoldi che regala due argenti in pochi minuti di gara. Eppure, se si scorrono i tempi delle finali per l’oro ed il bronzo, Silvia Valsecchi sale sul terzo gradino del podio con il miglior tempo registrato rispetto alla vincitrice del titolo europeo, segnale evidente dell’alta qualità del settore femminile. “Siamo soddisfatti al 100%. Tempi e risultati dicono che ci siamo. Quando c’è la Gran Bretagna al gran completo ad una gara, il livello della stessa di per sé si alza tantissimo ed essere lì a correre quasi alla pari e in qualche gara batterla, significa semplicemente che siamo una squadra forte”- afferma il CT.

OMNIUM UOMINI. Doveva correre Francesco Lamon ma il CT Villa ha scelto di inserire l’azzurro Stefano Moro, classe 1997 già quartettista d’argento in questi europei. L’azzurro, inizia la corsa a punti, gara conclusiva dell’omnium, in settima posizione con 82 punti. Dimostra nella corsa a punti di avere la condizione ed il carattere per disputare questa disciplina: chiude la sua maratona con 97 punti: vince uno sprint e si aggiudica, sprintando, altri punti confermandosi nella top ten europea (ottavo). E’ il britannico Matthew Walls a dominare la maratona: oro con 118 punti, il suo secondo personale dopo quella nell’eliminazione. Argento al bielorusso Karaliok e bronzo al portoghese Laitao.

Oggi saranno assegnati i titoli dell’inseguimento individuale uomini con Jonathan Milan e Gidas Umbri; della corsa a punti donne e uomini con Silvia Zanardi e Matteo Donegà e del keirin donne con Elena Bissolati. Tra gli uomini nessun azzurro al via. Come da regolamento, i CT possono effettuare dei cambi.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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