Cuvignone “palestra” per la prevenzione degli incendi: formati 26 nuovi volontari

corso Aib

CASTELVECCANA – Due fine settimana di lezioni teoriche e pratiche per diventare volontari antincendio: si è concluso ieri, domenica 11 luglio, il percorso di formazione organizzato dalla Comunità montana Valli del Verbano che ha visto la partecipazione di 26 corsisti. L’attività si è svolta presso la colonia Cai del Cuvignone, nel territorio comunale di Castelveccana, dove i volontari hanno soggiornato giorno e notte, con esercitazioni che si sono svolte anche nelle ore serali.

56 ore di lezioni

56 le ore complessive di lezioni che sono state distribuite nel corso di 6 giornate, nei fine settimana del 2-3-4 luglio e 9-10-11 luglio. La regia dell’iniziativa è stata affidata al COAV (Coordinamento Antincendio boschivo della Comunità Montana Valli Del Verbano). Come base delle operazioni è stato scelto un luogo nel cuore delle montagne varesine, la colonia che ha sede nei pressi del Passo del Cuvignone, a 950 metri di altezza. A differenza delle edizioni passate, in cui la parte teorica e quella pratica venivano svolte in luoghi diversi, questa volta si è puntato su una sede unica. L’ubicazione in quota, nel bel mezzo dei boschi, ha consentito inoltre di organizzare in maniera più agevole le esercitazioni sul campo. «Questo nuovo metodo – commenta Marco Fazio, assessore alla Protezione civile della Comunità montana – ha permesso ai volontari di operare costantemente in ambito boschivo».

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Una delle lezioni di teoria

Un corso residenziale

Nell’arco dei due weekend i corsisti si sono infatti fermati giorno e notte presso la colonia, per una modalità di corso residenziale che ha rappresentato un’importante novità. «C’è stata una ricaduta positiva in termini di affiatamento del gruppo – osserva Fazio – in quanto potrà capitare che dovranno operare insieme per interventi sul territorio». La presenza costante in quota ha permesso di mettere in campo anche delle esperienze nuove, come ad esempio un’esercitazione in notturna. È stato simulato un intervento in ambiente ostile nel buio del bosco attraverso la realizzazione di una linea tagliafuoco. Il fuoco è stato simulato utilizzando delle fiaccole a cera posizionate in sicurezza operativa. Un modo per rappresentare quello che può capitare di dover effettivamente affrontare in un intervento sui crinali delle Prealpi varesine. C’è stato spazio anche per esercitazioni dedicate al trasporto in elicottero.

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L’esercitazione notturna svolta durante il corso

L’importanza della prevenzione

Nel gruppo dei 26 corsisti la maggior parte dei partecipanti arrivava dal territorio della Comunità montana Valli del Verbano, ma erano presenti anche volontari della Comunità montana del Piambello e dell’Associazione Nazionale Alpini di Varese. Alcuni di loro avevano già alle spalle attività di Protezione civile, per altri invece è stata un’esperienza nuova. «La cosa positiva – sottolinea l’assessore – è che c’erano anche diversi giovani, ragazzi di 18 e 19 anni. L’idea alla base del corso è quella di avere volontari pronti ad operare da subito. È già in programma un secondo corso per settembre, per cui contiamo di inserire in tutto una cinquantina di nuovi volontari». Al di là del fondamentale intervento di emergenza nei contesti di incendio poter contare su operatori qualificati è un fattore importante nell’arco di tutto l’anno. «La presenza dei volontari – conclude Fazio – è importantissima anche per la prevenzione, con tutte le attività che possono prevenire lo sviluppo degli incendi».

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Prove di utilizzo della strumentazione antincendio