La Via Crucis calpesta la via dello spaccio: l’iniziativa del parroco di Castelveccana

Il sopralluogo del sottosegretario all'Interno Nicola Molteni nei boschi dello spaccio a Castelveccana

CASTELVECCANA – Un territorio sparso tra il Lago Maggiore e le Prealpi varesine, tra antichi borghi e scenari panoramici mozzafiato. Ma non è questo il motivo per cui il nome di Castelveccana è balzato recentemente agli onori della cronaca. Il piccolo centro dell’Alto Verbano è finito suo malgrado su tutti i media per l’omicidio nei boschi dello spaccio avvenuto lo scorso febbraio. Ma contro l’escalation di insicurezza e paura causata dai traffici di droga, che coinvolgono questo come tanti altri comuni del territorio, si alza il messaggio di un parroco.

La via della croce contro la via dello spaccio

Don Luca Ciotti ha voluto infatti dare un significato diverso e più ampio al rito liturgico più simbolico del periodo di Pasqua: la Via Crucis. Quella di quest’anno non sarà la solita processione, ma avrà una valenza in più. Lo si capisce in modo chiaro dalle parole che il parroco ha voluto usare per la locandina di presentazione (nell’immagine sotto), pubblicata sul sito delle Parrocchie della Valtravaglia. «La Via della Croce calpesta la via dello spaccio. L’indifferenza fa la differenza».

Contro l’indifferenza

Una frase, quest’ultima, che sintetizza l’obiettivo dell’evento: far sì che non passi nell’indifferenza tutto ciò che sta succedendo. La comunità di Castelveccana è quindi invitata a partecipare alla Via Crucis, che partirà dalla frazione di Nasca domani sera, venerdì 7 aprile, alle ore 20.45. Il corteo si snoderà lungo la strada per Sant’Antonio, proprio nella zona boschiva dello spaccio che è stata teatro dell’omicidio. Luoghi visitati anche dal sottosegretario all’Interno Nicola Molteni nel corso del suo sopralluogo nel Varesotto dello scorso 27 febbraio, dopo il quale il Governo ha disposto misure immediate, con l’annuncio di squadre specializzate contro i pusher.