Covid, a Varese casi stabili. Seconda dose booster al via negli hub e in farmacia

VARESE – I casi Covid che restano sostanzialmente in una fase di stabilità da diverse settimane, e la seconda dose booster che parte proprio oggi per la popolazione anziana. Ma anche l’accoglienza dei profughi ucraini e la questione della carenza dei medici di base. Sono questi i temi affrontati oggi, 14 aprile, da Ats Insubria, che ha voluto fare un aggiornamento sulle varie emergenze aperte sul territorio.

Numeri stabili

Focus innanzitutto sull’andamento della pandemia sul territorio. I numeri sono ormai stabili da diverse settimane: in quella del 24 marzo i nuovi positivi in provincia di Varese erano 5393, poi 5403 nella settimana del 31 marzo, 5412 in quella del 7 aprile e infine 5396 nell’ultima settimana. Lievi scostamenti che fotografano dunque una fase di stabilità che dura ormai da un mese. «C’è un certo equilibrio – ha osservato il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso – dai dati dei positivi si nota un incremento dei contagi a metà marzo, ma le ospedalizzazioni si sono mantenute molto basse grazie alle vaccinazioni e alle caratteristiche mutate del virus». L’Rdt rimane intorno all’1 e i casi calano tra gli under 17, mentre c’è un lieve aumento negli over 65. Nella scuola le classi in sorveglianza (quelle in cui ci sono stati più di 4 casi) sono state 7 in provincia di Varese dal 4 al 10 aprile.

Seconda dose booster

Nella giornata di oggi prende il via nei centri vaccinali la somministrazione della seconda dose di richiamo (Second booster). Ats Insubria ha specificato quali sono le categorie target: sarà somministrata agli ospiti delle Rsa, alle persone di età maggiore o uguale agli 80 anni (sia nelle farmacie che nei centri vaccinali) e alle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti nella fascia 60-79 anni (per il momento solo nei centri vaccinali). Per ricevere il second booster devono essere trascorsi almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo. Tale indicazione non si applica a chi ha contratto l’infezione dopo la prima dose booster. Sul sito di Ats Insubria sono presenti tutte le informazioni in merito. Per il second booster proseguirà l’attività dei medici di medicina generale per le vaccinazioni anti-Covid domiciliari (dopo le oltre 14mila dosi somministrate dal 15 novembre al 31 marzo). Coinvolte anche le farmacie: sono una quarantina quelle della provincia di Varese che effettuano i vaccini, con numeri delle prenotazioni in crescita.

Oltre 5000 profughi presi in carico

Quindi il punto sull’accoglienza dei profughi in arrivo dall’Ucraina. Al 14 aprile su tutto il territorio di competenza (province di Varese e Como) sono 5544 le persone prese in carico da Ats Insubria, di cui 2689 under 18 e 26 con patologie. 5218 sono ospiti presso famiglie, 299 presso il terzo settore e 27 presso le strutture prefettizie. La maggior parte sono donne con bambini, e il tasso di tamponi positivi rilevato è dell’1,3%.

La questione medici di base

Infine Ats ha fornito un aggiornamento sulla questione della carenza dei medici di base, già affrontato nei precedenti incontri. Il 16 marzo scorso sono stati pubblicati circa 163 ambiti carenti (intesi come numero di posti di medico), di cui 74 sul territorio di Varese. Il bando si è chiuso il 5 aprile ed era destinato solo a coloro che sono in possesso dei requisiti specifici per la medicina generale (conseguimento di attestato di corso di formazione in medicina generale o la sola laurea in medicina e chirurgia ottenuta prima del 1994). Sono pervenute 26 domande di cui 12 per ambiti appartenenti al territorio della provincia di Varese. I medici hanno potuto individuare l’ambito nel quale lavorare sulla base di una libera scelta e avranno 90 giorni di tempo dalla comunicazione formale di assegnazione dell’ambito per prendere servizio. Gli ambiti non coperti verranno ripubblicati con uno specifico bando nel prossimo mese di giugno. Potranno presentare domanda per la seconda fase i medici iscritti alle graduatorie di altre regioni e coloro che nel frattempo avranno maturato il titolo.

25mila posti in più

Tra ieri e oggi intanto 42 corsisti del triennio 2018-2021 stanno discutendo la tesi: di questi 29 hanno già l’incarico, mentre gli altri potranno presentare la domanda a giugno. Il conseguimento del diploma in medicina generale nel corso del mese di aprile da parte di 29 medici che hanno già l’incarico determinerà una disponibilità immediata di 25.500 posti. Se i rimanenti 12 presenteranno domanda a giugno nell’arco di altri 90 giorni si renderanno disponibili ulteriori 18mila posti. Infine Ats Insubria sta procedendo con l’accorpamento di alcuni ambiti territoriali di scelta limitrofi con l’obiettivo di garantire un miglioramento della copertura assistenziale.