Varese, obiettivo rigenerazione. Civati: «5 anni decisivi per cambiare la città»

Andrea Civati

VARESE – «I primi cinque anni sono stati quelli della ripartenza, i prossimi saranno decisivi per il futuro della città». Parola di Andrea Civati, confermato alla guida di uno degli assessorati chiave di Varese, quello delle opere pubbliche. Nei giorni che sono seguiti alla sua nomina ha ripreso in mano tutti i progetti aperti a Varese, con una serie di sopralluoghi per fare il punto della situazione, dai cantieri in corso a quelli da aprire prossimamente.

Obiettivo rigenerazione

Un modo per aggiornarsi sull’avanzamento dei cantieri, nel prendere nuovamente possesso dell’assessorato che seguirà in prima battuta i lavori in città. «Anche se in realtà – spiega lo stesso assessore – di fatto non ci siamo mai fermati in queste settimane». In un’ottica di continuità il sindaco Davide Galimberti ha assegnato ancora a Civati le stesse deleghe del primo mandato, anche se è cambiata leggermente la denominazione. Da assessorato a lavori pubblici, mobilità e urbanistica si passa ora a rigenerazione urbana, mobilità e infrastrutture. Non solo un cambio di nome, ma anche un modo per indicare come il Comune intende affrontare questi temi centrali per lo sviluppo della città. «La logica che abbiamo condiviso col sindaco è l’idea di confermare uno sguardo più sul “come si fa” rispetto al “che cosa si fa”. Parlare di rigenerazione anzichè di urbanistica e di lavori pubblici significa dare un inquadramento tanto alle opere pubbliche ma anche agli interventi privati. Un inquadramento diverso all’interno di una logica che guarda al sistema città in maniera più complessa e articolata».

Cinque anni decisivi

Guardando all’orizzonte dei 5 anni di legislatura Civati indica gli obiettivi a cui Palazzo Estense vuole puntare. «I primi 5 anni sono stati 5 anni della ripartenza, per riuscire a riattivare degli interventi di cui si parlava da decenni e che erano diventati quasi degli “animali mitologici” per i varesini. I prossimi 5 anni li vedo decisivi per inserire la città in uno scacchiere diverso, più competitivo, che interagisce anche con i territori vicini come Milano, Como e la Svizzera in una maniera molto più attrattiva». Secondo Civati Varese è dunque chiamata a fare il passo decisivo per diventare qualcosa di più: una città di respiro europeo.

via Sant'Imerio
Il cantiere aperto da pochi giorni in via Sant’Imerio

Largo Flaiano e Palaghiaccio

E a pochi giorni dall’inizio della nuova legislatura un primo cantiere tanto importante quanto atteso è subito entrato nel vivo. Si tratta dei lavori del comparto di largo Flaiano, con l’intervento al via due giorni fa in via Sant’Imerio dopo le opere preparatorie delle scorse settimane. Sarà uno dei principali cantieri del Galimberti bis, che si concluderà entro metà del 2023 cambiando il volto all’ingresso in città. Un’altra opera importante, iniziata invece già da diversi mesi, è quella del Palaghiaccio, in merito al quale è stato svolto un sopralluogo pochi giorni fa in seguito alla posa del manto di copertura. L’intervento in questo caso si concluderà per l’estate del 2022.

Nuovi spazi per gli universitari

Non sono ancora iniziati i lavori invece per lo studentato di Biumo, al centro di un incontro lo scorso martedì alla presenza dell’architetto progettista. Saranno riqualificati diversi edifici del quartiere, in un progetto di rigenerazione urbana che prevede la realizzazione di un campus diffuso con 48 posti letto. Un servizio importante per una città che vuole essere sempre più a misura di studente, e che si affiancherà ai futuri spazi dell’ex Caserma Garibaldi, che ospiterà il nuovo polo culturale cittadino con la biblioteca e aule studio per gli universitari. Archiviate le polemiche pre-elettorali sulla sua destinazione, i lavori presso la struttura proseguono come da programma. «Attualmente sono in corso i lavori di consolidamento strutturale, che sono i più delicati per un edificio storico come la Caserma. Si sta effettuando il rifacimento dei vespai del piano terreno e il consolidamento dei solai e delle volte storiche, che saranno rafforzate e verranno mantenute». La fine delle lavorazioni strutturali è prevista per il 2023, quando partiranno le lavorazioni finali di dettaglio, con la consegna dell’edificio che avverrà nel 2024.

Caserma Garibaldi
Il cantiere della Caserma Garibaldi

Il Piano Stazioni

L’altro grande cantiere aperto durante la prima amministrazione Galimberti è il Piano Stazioni, che procede in questo momento in due punti. Il primo è piazzale Kennedy, dove la struttura del centro diurno è pressoché completata e si sta lavorando anche sul nuovo accesso che collegherà con la stazione delle Ferrovie Nord e sul terminal bus con le nuove pensiline. La seconda zona coinvolta è quella di Giubiano, a partire da via Del Ponte, dove sono stati realizzati i marciapiedi e l’asfaltatura. La parte terminale della via, che diventerà pedonale, è quasi completata, con la posa della pavimentazione in pietra. Nelle prossime settimane inizieranno le lavorazioni sull’adiacente piazza Biroldi: anche qui è prevista una nuova pavimentazione per uno spazio che diventerà a sua volta zona a traffico limitato. «Il cantiere delle stazioni – spiega Civati – è senza dubbio il più grande intervento di rigenerazione urbana della nostra città in questo momento, perché parla di nuove piazze e di interazioni con aree dismesse abbandonate da decenni e che a loro volta si stanno riqualificando».

Gli altri cantieri in corso e in vista

Tra gli altri cantieri attivi in città figura poi Villa Mylius, dove il termine dei lavori interni alla villa è previsto per settembre 2022. Si sta lavorando anche nel comparto ex Malerba per il completamento del lotto mancante (la terza rotonda e il sottopasso con il nuovo svincolo dall’A8). Guardando invece agli interventi ancora in divenire c’è attesa per il Teatro Politeama. «Nelle prossime settimane – annuncia Civati – verrà individuato il progettista che redigerà il progetto: sarà un altro momento storico per la città». All’orizzonte ci sono poi tre progetti di riqualificazione per cui il Comune di Varese ha ottenuto finanziamenti: Villa Baragiola e l’ex macello e l’hub della mobilità a Valle Olona. «Abbiamo ripreso in mano questi temi negli scorsi giorni – spiega l’assessore – saranno oggetto di progettazioni nei prossimi mesi».

Politeama
La tappa davanti al Politeama del “GalimbertiBus” dello scorso settembre