Ruba un’auto a Cuvio, forza un posto di blocco e svaligia un box a Ferrera: arrestato. E scarcerato

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CUVIO – Ruba un’auto, forza un posto di blocco e finisce in manette pochi istanti dopo aver svaligiato un garage. Sono 12 ore vissute molto pericolosamente quelle che hanno visto protagonista un 30enne di nazionalità romena, residente a Cuvio, rapinatore seriale e incline all’evasione, disoccupato in cerca di lavoro e percettore di reddito di cittadinanza.

Via con la Range Rover

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Cuvio nella serata di ieri, martedì 11 ottobre, in via Marconi a Ferrera di Varese. La serata ha però avuto inizio a Cuvio. Al 30enne qualche tempo fa era stata sequestrata l’auto sulla quale stava trasportando delle gomme rubate. Al problema trasporto l’uomo ha ovviato rubando una Range Rover con la quale si è diretto a velocità sostenuta a Ferrera di Varese.

Non si ferma all’alt

Durante il tragitto il 30enne incontra un posto di blocco ignorando l’alt dei militari e tirando dritto a tutta velocità. Raggiunge poi Ferrera dove ruba da un garage un flessibile e un trapano. Il padrone di casa lo vede armeggiare intorno all’auto e gli chiede cosa stia facendo. Il 30enne a quel punto risponde di aver avuto un problema con la macchina ma quando l’ignaro derubato si avvicina per dargli una mano riconosce nella Range Rover il suo trapano e il suo flessibile.

Non ho rubato niente

Che il 30enne restituisce mentre l’altro chiama il 112. I carabinieri lo hanno arrestato in flagranza mentre tentava di fissare all’auto i cerchioni di un’altra vettura non meglio identificata. Oggi, mercoledì 12 ottobre, in sede di convalida il 30enne ha negato ogni addebito davanti al giudice del Tribunale di Varese Rossana Basile dichiarando che gli attrezzi erano suoi e che le manette erano scattate mentre stava riparando la macchina di un amico. Il pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma ha chiesto la custodia in carcere. La difesa i domiciliari. Il giudice ha convalidato l’arresto disponendo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora a Cuvio. Il 30enne è quindi stato rimesso in libertà.

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