Derivati, Busto al Centro: «Scelte politiche sbagliate. E il sindaco non risponde»

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Gianluca Castiglioni

BUSTO ARSIZIO – «Scelte da buon padre di famiglia? Scelte politiche sbagliate, almeno due. E alle nostre domande il sindaco non ha dato risposta. A nessuna». Il capogruppo di Busto al Centro Gianluca Castiglioni torna sul caso derivati, dopo la discussione in consiglio comunale, in cui il sindaco Emanuele Antonelli ha difeso a spada tratta l’operato dell’amministrazione comunale, nonostante la “tegola” da oltre quattro milioni di euro di spese legali dovute per la causa incardinata da Deutsche Bank alla Corte di Londra.

Il peccato originale

«Quella che è arrivata in consiglio era una delibera di elevato contenuto politico, non un mero fatto burocratico» premette Castiglioni, ribadendo quanto già detto in sala esagonale. «Ma al di là del “peccato originale” di Londra come tribunale per la definizione delle controversie, evidentemente sfuggito a suo tempo nel bando che stabilì Deutsche Bank come opzione più conveniente ma da tenere in considerazione nei vari passaggi compiuti, la nostra impressione è che la gestione della vicenda sia stata condotta attraverso almeno due step in cui c’è stata una scelta politica». Così BaC smentisce la versione di Antonelli, che ha minimizzato il ruolo dell’amministrazione e ha rivendicato la logica del “buon padre di famiglia”.

«Buon padre? Mica tanto»

«Un buon padre di famiglia, oltre che protettivo, deve essere anche cauto, per evitare di fare danni – prosegue Gianluca Castiglioni – quello che non viene mai detto è che prima della causa in Tribunale c’è stato da parte del Comune un incarico specifico per tentare una mediazione con Deutsche Bank. Ed è lì che nasce il primo problema, e la prima scelta politica sbagliata. Quando si va a mediare si deve sapere che occorre trovare un compromesso, ma anche quali carte ha in mano la controparte. E loro avevano l’opzione Londra. Qui il sindaco la interpreta a modo suo: non è vero che Busto ha solo “chiesto informazioni”, come sostiene lui, in realtà ha mostrato i muscoli facendo intendere di volersi rivolgere al tribunale per un’azione legale. Un approccio sbagliato e non gestito bene, che ha “provocato” Deutsche Bank che a quel punto si è rivolta alla Corte di Londra».

«Avvisati dei rischi»

Esito inevitabile? Per BaC non ancora. «Una volta che si viene citati a Londra, dove c’è una legislazione in cui il contratto prevale su tutto, si sarebbe potuta ancora cercare una mediazione, invece che andare al muro contro muro. E questa è la seconda scelta politica sbagliata. Io non credo che i nostri assistenti legali, validissimi e praticissimi della materia tanto da aver difeso Intesa San Paolo nella causa contro il Comune di Venezia, non abbiano avvisato l’amministrazione dei rischi, altissimi, che si prospettavano in questo contenzioso».

«Pessima gestione»

Insomma, per il capogruppo Castiglioni il sindaco Antonelli «peggio di così non poteva gestirla. Ma rispecchia il carattere del personaggio. Sono stati sbagliati anche i tempi: di fronte ad una pentola che “bolliva” sui derivati a livello nazionale, con il parlamento che si stava occupando della materia e in attesa di una sentenza della Cassazione, occorreva più cautela, per evitare di dare a Deutsche Bank la possibilità di creare un precedente di fronte alla Corte a loro più congeniale». Ed è per questo che Busto al Centro intravede «una responsabilità politica» da parte della giunta Antonelli.

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