Il direttore del carcere di Busto: “Il garante ha ripreso i colloqui? Non sembra”

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BUSTO ARSIZIO «Se Matteo Tosi abbia intenzioni di dimettersi o meno non è argomento che mi compete commentare. Ma finché è garante torni a fare i colloqui con i detenuti». Chi parla è il direttore del carcere di Busto Orazio Sorrentini e la richiesta arriva solo dopo due due giorni che proprio il garante dei detenuti ha convocato una conferenza stampa per spiegare, oltre ai tanti problemi del carcere, anche che i colloqui erano ripresi.

«Davvero sono ripresi i colloqui tra detenuti e il garante? A me non sembra – puntualizza Sorrentini – Tosi la scorsa settimana si è visto pochissimo. Solo un paio di giorni e una volta nemmeno per un’ora. Insomma direi che debba decidere cosa intende fare, ma soprattutto che inizi a mettere in pratica i compiti previsti per chi ricopre il quel ruolo. Ovvero questa figura torni a vigilare sull’esercizio dei diritti e dei principi dei detenuti e ad agevolare la possibilità di partecipazione alla vita sociale dei carcerati stessi. Quindi, posso dire che sono apprezzabili le iniziative che propone Tosi, ma oggi non sono indispensabili come i colloqui che andrebbero fatti».

E il perché si debba partire dal parlare con i detenuti Sorrentini lo spiega bene: «L’assenza degli educatori è certamente un problema gravissimo e da risolvere al più presto, ma non è certo da questo che dipendono i colloqui. Anzi. E proprio in un frangente come questo che emerge l’importanza del garante, che la sua azione diventa fondamentale, che attraverso i colloqui si può incidere su una serie di situazioni. Insomma direi che prima che i progetti di culturali e di lavoro, che ripeto sono tutti ammirevoli, il garante deve anche pensare ai problemi quotidiani di chi sta in carcere. E non perché lo dico io, bensì perché previsto dal regolamento che norma e stabilisce i compiti di chi ricopre questo ruolo».

Intanto però c’è anche una bella notizia e che arriva dopo che proprio Matteo Tosi aveva sollevato il problema e sottolineato la mancanza. Nei prossimi giorni arriverà nella casa circondariale di via per Cassano il mediatore culturale in lingua araba. Oltre a un mediatore per i detenuti nigeriani che entrerà in servizio più avanti.

 

direttore carcere busto – MALPENSA24