L’appello a Draghi dei civici fa breccia tra i sindaci. La Lega prima sbanda e poi firma

zona gialla mario draghi

VARESE – L’appello a Mario Draghi per mettere in camp soluzioni immediata contro il caro energia lanciato dai sindaci civici di Eupolis è stato sottoscritto da più di 90 primi cittadini della provincia di Varese, da quasi 300 consiglieri comunali e da oltre 100 imprenditori (anche lombardi e piemontesi). Oltre ad aver creato scompiglio, almeno fino all’ora dei vesperi, in casa Lega.

Fuori i partiti

Non sono mancate le pressioni. Soprattutto nel momento in cui è iniziata a circolare la voce che tra i primi firmatari c’era anche il leghista Matteo Bianchi. Nome che ha subito spinto altri sindaci del Carroccio a firmare l’appello. Mossa che ha spiazzato il partito di Salvini, tanto che sono partiti i veti, i casini, le inversioni a “u” e le retromarce finali.

«Dinamiche che non ci riguardano – spiegano da Eupolis – Per noi resta un’iniziativa di chi amministra i comuni e tocca con mano le difficoltà della gente e di chi fa impresa. Gli amministratori che ci hanno chiamato per sostenere la richiesta per noi sono amministratori di tutti e non sindaci e consiglieri di questo o dell’altro partito. Punto».

E alla fine così è stato. Il caro energia è stato un tema nell’agenda quotidiana di Salvini (il “Capo” leghista ne ha parlato ai Tg nazionali e la cosa ha facilitato l’aggiustamento della rotta leghista. Ma in mezzo ci sono state ore di tensione. Con qualche sindaco di fede Carroccio partito subito in tromba, ma che ha innestato prima la retro (“Ho avuto ordini dall’alto di non togliere la firma”), per poi inserire le quattro ruote motrici e recuperare il terreno perso e lasciato a favore di altre firme di peso e, per certi versi inaspettate.

Sindaci, amministratori e imprenditori

Hanno infatti firmato, tra sindaci e amministratori del Varesotto, anche il primo cittadino di Varese Davide Galimberti, il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo, quello di Bodio Eleonora Paolelli; di Casale Litta Graziano Maffioli, di Cassano Pietro Ottaviani, quello di Masciago Primo Marco Magrini. Tra i nomi di peso degli amministratori c’è quello di Gigi Farioli (“L’arma del ricatto – scrive – e dei costi energetici rischia di mandare in seria crisi amministrazioni ,famiglie , imprese e attività economiche di ogni genere e sono quindi necessarie immediate ed energiche iniziative”) e di Nicola Poliseno di Cassano.

Numerosi anche gli imprenditori, categoria colpita in maniera dura e trasversale dalla folle corsa del caro energia. Tra questi hanno firmato: Paolo Orrigoni, Gabriele Ciavarella, Claudio Milanese, Juri Franzosi, Massimiliano De Caro, Marco Riganti, Giancarlo Samaritani e Vittorio Ballerio.

«In provincia di Varese abbiamo trovato un ampio sostegno – fanno sapere da Eupolis – ma a questi numeri vanno aggiunti anche quelli di sindaci, amministratori e imprenditori piemontesi e lombardi». L’appello messo in circolo da Eupolis è arrivato fino a Salerno dove è stato firmato anche da Anna Maria Caso, sindaco di Praiano.

Il commento della Lega

Sul tema interviene il commissario provinciale della Lega Stefano Gualandris.

Da parte della Lega provinciale e dei suoi sindaci questo è un tema che ci sta a cuore ed è urgentissimo da risolvere, per questo abbiamo attivato direttamente i nostri vertici politici e governativi per trovare celermente una soluzione. Le dichiarazioni di Salvini e Giorgetti di ieri lo dimostrano. La lettera, in sé condivisibile, ha perciò per molti di noi perso significato, essendosi già la Lega attivata ai massimi livelli. Nessuna linea perciò è stata data ai sindaci, piena libertà per una iniziativa lodevole ma per tempi e modi poco efficace. La gente e le aziende necessitano di aiuto subito! Mi spiace che nell’elenco compaiano anche sindaci che non hanno aderito per le motivazioni di cui sopra.