Due anni di servizi sociali per lo studente che accoltellò la prof ad Abbiategrasso

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ABBIATEGRASSO – Due anni di “messa alla prova”, cioè di affidamento ai servizi sociali minorili per un percorso educativo e di sostegno anche psicologico. È quanto ha deciso ieri, mercoledì 10 aprile, il giudice del Tribunale dei minori per lo studente 17enne che l’anno scorso accoltellò in classe, durante la lezione, la sua insegnante di italiano, Elisabetta Condò, nell’istituto “Emilio Alessandrini” di Abbiategrasso (nella foto).

Per il ragazzo, arrestato nelle indagini condotte dal pm Myriam Iacoviello per tentato omicidio aggravato, il processo è stato sospeso con ordinanza di messa alla prova; se questa andrà a buon fine, porterà all’estinzione del reato. Nel corso di questi due anni, il ragazzo affronterà un percorso sia scolastico che di volontariato con assistenza dei servizi sociali e psicologica. Come prevede la legge, la messa alla prova può essere revocata “in caso di ripetute e gravi trasgressioni alle prescrizioni””.

Scontati 7 mesi nel carcere minorile

Prima dell’udienza di ieri se n’era tenuta un’altra il 16 gennaio, durante la quale il ragazzo aveva abbracciato la docente 51enne. Questa, dopo il ferimento, era stata sottoposta ad una lunga e delicata operazione di chirurgia plastica. Più di due mesi fa il ragazzo era passato dal carcere minorile agli arresti domiciliari, dopo 7 mesi, su decisione del Tribunale per i minorenni e su istanza della difesa. 

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