Al via Cortisonici: i primi otto filmati in concorso e la distopia di “Classe 1999”

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VARESE – Dopo i filmati di Cortisonici Ragazzi, con le due sezioni under 19 e Academy, e gli appuntamenti dedicati al Focus sulle distopie al cinema, Cortisonici dà il via al concorso internazionale: da oggi, giovedì 11 aprile, hanno inizio le tre serate di proiezioni del festival di Varese che continueranno fino a sabato.

Dalla Spagna alla Nuova Zelanda

Si inizia alle 19.30 al TuMiTurbi con un aperitivo di apertura, mentre alle 20.45 l’appuntamento è al Cinema Nuovo in viale dei Mille: sono otto i corti in gara proiettati nella prima somministrazione cortisonica, e provengono da Spagna, Italia, India, Francia, Regno Unito e Nuova Zelanda. Alle 23 si torna ai Magazzini by TuMiTurbi con un’incursione “infernale” del Focus “Speriamo bene: distopie al cinema”: verrà proiettato il film “1999 – Terrore in classe” (“Class of 1999”) di Mark Lester.

I premi realizzati dall’artista Amedeo Capelli

Sono quattro i premi previsti per i corti in gara: quello del pubblico in sala, che come sempre potrà votare i propri lavori preferiti con i gettoni cortisonici, il premio della giuria composta dallo staff de Il cinemino, il premio della giuria giovani con gli studenti del collegio Cattaneo-Università dell’Insubria e infine quello degli organizzatori.
I premi 2024 sono stati realizzati da Amedeo Capelli, artista, costruttore e progettatore di automi, che ha una lunga esperienza nella lavorazione artistica del legno e per tale motivo è il materiale che utilizza principalmente per realizzare le sue opere.
Gli automi sono delle sculture-giocattolo che fondono diverse abilità per la loro produzione: scienza, meccanica e arte. I quattro premi sono dunque degli automi in legno e per realizzarli Capelli si è ispirato al Focus 2024 (“Speriamo bene: distopie al cinema”), mantenendo lo stile semplice e ironico che contraddistingue tutte le sue opere.

Qui di seguito sono indicati i cortometraggi in gara stasera:

  • “Sincopat”, di Pol Diggler (Spagna, 13’)
    Ona, dirigente creativo di una grande azienda, sta per lanciare sul mercato l’ultima rivoluzione tecnologica: un dispositivo che permette di ascoltare la musica direttamente nel cervello.
  • “A grain of sand in the universe”, di Suki (Francia, 8’)
    Una sera. Un presidente. Un discorso. E se questa volta, mentre il Paese attraversa una crisi senza precedenti, accadesse qualcosa di diverso?
  • “Foto di gruppo”, di Tommaso Frangini (Italia, 15’)
    Federico festeggia il suo compleanno in montagna con il suo gruppo storico di vecchi amici. Nonostante l’affetto e i ricordi di tanti anni passati assieme, Federico ha la mente offuscata da alcuni dubbi e incertezze sul futuro, che lo porteranno a riflettere sui suoi rapporti e su se stesso.
  • “White ant”, di Shalini Adnani (India-Regno Unito, 15’)
    Un uomo viene richiamato da Mumbai nel suo villaggio per affrontare un’infestazione di termiti che minaccia di distruggere la sua casa d’infanzia.
  • “The throne”, di Lucía Jiménez (Spagna, 14’)
    Il presidente del governo, intrappolato in un bagno pubblico senza carta igienica, scoprirà da quali persone sia circondato.
  • “Burgled”, di Robbie Gibbon (Regno Unito, 6’)
    Una coppia di mezza età viene svegliata nel cuore della notte da degli intrusi entrati in casa.
  • “Your scissors near my ears”, di Carlos Ruano (Spagna, 12’)
    Alla disperata ricerca di un taglio di capelli dell’ultimo minuto la sera prima del suo matrimonio, un cliente entra nel negozio ancora aperto di un barbiere.
  • “Ministry of jingle”, di Maddie Dai (Nuova Zelanda, 12’)
    Melody è la nuova assunta presso il “Ministero di Jingle”, un dipartimento governativo incaricato di creare jingle di pubblica sicurezza su una serie di argomenti come preservativi, rifiuti, cinture di sicurezza. L’emergenza più urgente è però la grande alluvione in corso.

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