GALLARATE – «La costruzione di una casa comune dei moderati capace di andare al di là dei singoli simboli». E’un obiettivo chiaro e un messaggio indiretto alle forze politiche a lui attigue (a partire da Forza Italia) quello che lancia Donato Lozito, presidente del consiglio comunale di Gallarate e unico rappresentante in aula dei “Cittadini di centro”, in vista delle Amministrative 2021.
Nel centrodestra con Cassani
Il dibattito politico nato attorno all’ormai prossimo ritorno alle urne, sottolinea, «sembra essere partito con netto anticipo». Ma Lozito non si sottrae al confronto preliminare dicendo esattamente cosa vuole fare e con chi vuole andare il gruppo che lui rappresenta e che fa riferimento all’esperienza cattolica, democratica e popolare. La sua casa, non ha dubbi, è il centrodestra, esattamente dov’è ora. «Il terzo polo? Io non lo chiamerei nemmeno così, mi sembra un’iniziativa più di carattere personalistico che politico. Di certo io non ho alcuna intenzione di iscrivermi al club di chi vuole far perdere il centrodestra».
Nessuna titubanza nemmeno su chi dovrà essere il candidato sindaco della colazione: «Andrea Cassani. Definirei la candidatura del sindaco uscente naturale».
Il Ppg
Accanto a Lega e Fratelli d’Italia, lui punta a creare un contenitore civico e politico («i due concetti non sono in antitesi») che sia la spina dorsale della coalizione e consenta al centrodestra di «vincere in maniera importante». Basato su cinque punti programmatici ben precisi – sussidiarietà, autonomia, rispetto delle regole, ambiente e sviluppo, sicurezza attiva – il modello di riferimento è il Partito popolare europeo declinato in chiave cittadina: una sorta di Partito popolare gallaratese. Lozito non fa nomi ma l’invito è rivolto a tutte le forze moderate della città. A partire da Forza Italia naturalmente, dove il ritorno di Nicola Mucci «può essere un valore aggiunto all’interno del quadro che ho appena descritto».