“Alpini, soldati di montagna”: presentato il libro dell’Esercito

MILANO – «L’esercito italiano ha bisogno di una rivoluzione culturale, le idee dei giovani sono quelle che possono fare la differenza». Con queste parole il Capo di Stato Maggiore dell’esercito italiano, generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, ha parlato a un mese dall’assunzione del suo incarico, durante la presentazione del libro “Alpini, soldati di montagna”, Giunti Editore, nel pomeriggio di ieri, venerdì 22 marzo, a Palazzo Cusani a Milano.  

Rivoluzione culturale

«È il momento per l’esercito perché la storia, la realtà, i fatti ci chiedono di fare questo salto – ha spiegato Masiello – che per noi è estremamente complesso e difficile perché siamo autoreferenziali, guardiamo troppo all’interno della nostra organizzazione e dovremmo guardare più all’esterno, alla società civile».

Addestramento, tecnologia e valori

Secondo il generale, l’esercito è lento «a portare dentro le innovazioni ed è per questo che le idee dei giovani sono quelle che possono fare la differenza. Inviterò tutti i comandanti a lasciare spazio e lasciare parlare i giovani – ha proseguito – per trasmettere la cultura di esprimere le proprie opinioni, senza avere paura di sbagliare perché soltanto sbagliando si può crescere». Infine il generale, ha declinato i tre assi su cui svilupperà il suo mandato: «Addestramento, tecnologia e valori».

Alpini, storie di montagna: il libro che racconta il corpo più antico del Paese

«Le caratteristiche delle migliori imprese degli Alpini, in guerra e in pace, sono il coraggio sostenuto dall’esperienza, l’audacia che non diventa mai avventatezza, l’umanità figlia del contatto continuo con la natura». Lo ha detto Gastone Breccia, esperto di storia militare, ha descritto i protagonisti del volume “Alpini, soldati di montagna” di cui è coautore.

Un secolo e mezzo di storia

L’opera, di grande formato e corredata di centinaia di immagini, racconta a più voci oltre un secolo mezzo di storia degli Alpini e la loro simbiosi con la montagna in chiave operativa, addestrativa e sportiva, senza trascurare lo stretto legame con il territorio e le tradizioni che caratterizzano il Corpo. Peculiarità del libro è il focus centrale – largamente inedito nei contenuti e nell’esposizione – dedicato alle Truppe Alpine dell’Esercito di oggi e ai nuovi scenari di impiego.

La casa degli ideali

Dopo una dettagliata introduzione da parte del curatore del volume, Tenente Colonnello Mario Renna, il «Parlando di valori, qui sono a casa, perché gli alpini sono la “casa” degli ideali e delle tradizioni, uniti dall’impegno e dalla volontà di trasmetterli e mantenerli intatti nel tempo – ha aggiunto il Capo di Stato Maggiore – non sono i legami gerarchico-funzionali il collante di un’Istituzione come la nostra, bensì i valori che condividiamo e in cui crediamo, fortificandosi nel senso del comune dovere e della fiducia reciproca. Sono la vera forza che la mantengono viva nei momenti di crisi».

Erano presenti all’evento anche il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Ing. Sebastiano Favero che, nel suo intervento di saluto, ha sottolineato «il legame tra le Truppe Alpine e l’Associazione Nazionale Alpini è indissolubile, tanto che entrambi amiamo definirci due facce della stessa medaglia».

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