Esercito in azione via lago e via aria: a Maccagno con l’esercitazione Odescalchi

MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA – Via terra, via aria e via acqua: le attività dell’esercitazione Odescalchi sono entrate nel vivo questa mattina, mercoledì 15 giugno, a Maccagno con Pino e Veddasca. Nelle giornate di oggi e domani il centro in riva al Lago Maggiore sarà protagonista insieme ai comuni limitrofi delle operazioni congiunte dell’Esercito Italiano e di quello svizzero, alle prese con diversi scenari di calamità simulati. In tutto sono circa 500 gli operatori impegnati e di questi, circa la metà, sono dell’Esercito italiano.

Odescalchi 2022

Dopo la “prima” a Como nel 2016 quella che ha preso il via in questi giorni è la seconda edizione di “Odescalchi”, maxi esercitazione transfrontaliera che riguarda i territori dell’Alto Verbano e del Ceresio. Un’occasione per testare la risposta congiunta sia a livello militare che civile in contesti di calamità nell’area di confine tra Varesotto e Canton Ticino. Il clou di Odescalchi 2022, che proseguirà fino a sabato 18, è nelle giornate di oggi, mercoledì 15, e domani, giovedì 16. Cuore dell’esercitazione il territorio di Maccagno.

Operazioni al via

Le operazioni hanno preso il via nelle prime ore della mattina, tra l’area della Madonna della Punta, nei pressi della statale, fino al Parco Giona. L’esercitazione vuole misurare la capacità di reazione ad un complesso scenario catastrofico, che consiste in un grande incendio nell’area tra Luino e Tronzano che interessa anche il versante montuoso, causando smottamenti e un incidente sulla linea ferroviaria. Impegnati sul campo oltre agli eserciti dei due paesi anche Protezione civile, Vigili del fuoco, Areu, Croce Rossa Italiana, Aeronautica Militare, forze dell’ordine e Coav. Tra le prime attività simulate questa mattina gli interventi di recupero ed evacuazione tramite elicotteri e battelli.

Campo base con ponte galleggiante

Le attività del mattino hanno visto l’impiego degli elicotteri dell’Aeronautica Militare, dei Vigili del fuoco e dell’Esercito Italiano. Si prosegue nel pomeriggio con i Super Puma, elicotteri dell’Esercito Svizzero. Il campo base delle operazioni è stato allestito presso il Parco Giona di Maccagno, dove è stato montato un ponte galleggiante motorizzato (nella foto sotto). L’unica struttura di questo tipo in Italia è in dotazione al Secondo Reggimento Genio Pontieri di Piacenza. Presente anche una stazione di pompaggio dell’acqua per le operazioni di spegnimento dell’incendio. Il centro operativo dei soccorsi è stato invece collocato presso il Municipio di Luino.

Testare la risposta

Le attività stanno proseguendo senza intoppi, come sottolinea Massimo Isgrò, Comunicazione in Emergenza Vigili del fuoco Varese: «Sta funzionando tutto egregiamente – spiega – è fondamentale testare la macchina dei soccorsi composta da tutta la componente della Protezione civile, quindi Vigili del fuoco, Protezione civile ed Esercito, in modo che in caso di interventi reali si abbia una risposta ottimale nei confronti del cittadino». Aspetto sottolineato anche dall’addetto stampa del Comando Truppe Alpine dell’Esercito Italiano, il tenente colonnello Saverio Cucinotta, che ha illustrato come avviene la mobilitazione in caso di calamità come quelle simulate in questi due giorni. «Innanzitutto – spiega – c’è la segnalazione che può arrivare anche da un normale cittadino, poi attraverso vari canali come la Prefettura o i nostri comandi superiori di vertice veniamo immediatamente attivati e viene attivato un centro di coordinamento chiamato a coordinare tutte le varie componenti. Da lì si parte con la parte pratica con l’intervento nel minor tempo possibile coordinando i vari assetti nelle varie specializzazioni».