Federconsumatori rileva ritardi record nelle prestazioni dell’Asst Ovest Milanese

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LEGNANO – Una «condizione diffusa di ritardi nell’erogazione delle prestazioni che non si limita alle sole Aziende campionate». È la conclusione del monitoraggio sulle liste d’attesa della sanità pubblica realizzato da Federconsumatori in collaborazione con Fondazione Isscon e con il contributo dell’Area stato sociale e diritti della Cgil, i cui primo risultati sono stati presentati ieri, mercoledì 7 febbraio, a Roma. Fra le Aziende sanitarie selezionate per l’indagine figurano, in Lombardia, quelle di Brescia-Garda e l’Asst Ovest Milanese, comprendente gli ospedali di Legnano, Magenta, Cuggiono e Abbiategrasso, per leggere il fenomeno delle liste di attesa nelle aree urbane a più alta concentrazione di servizi sanitari sia in capoluoghi di regione che in aree periferiche.

Indagine a livello nazionale

L’indagine è stata avviata a giugno 2023; considerata la «difficoltà nel reperire i dati inseriti dalle Aziende sui loro portali», è stato individuato il mese di aprile 2023 quale periodo principale per comparare i tempi di attesa per le prestazioni prese a campione nel monitoraggio. Per ogni regione il monitoraggio ha previsto la raccolta dei dati in due o più Aziende sanitarie locali, la raccolta dei dati in un’Azienda Ospedaliera, il rilevamento di 14 prestazioni ambulatoriali, 14 prestazioni diagnostiche, 17 interventi in regime di ricovero ordinario e la richiesta di accesso civico agli atti aziendali in caso di mancata pubblicazione dei dati sui siti istituzionali delle Aziende.

«Tempi di attesa inaccettabili da Nord a Sud»

«Complessivamente il monitoraggio fotografa tempi di attesa inaccettabili – tirano le conclusioni gli autori – I dati tracciano una sanità italiana in grave affanno da Nord a Sud, che si riscontra sia nei tempi di erogazione delle prestazioni che nelle stesse modalità di rilevamento dei dati. È diffusa nei report aziendali l’indisponibilità dei dati di numerose prestazioni, come la pratica delle agende chiuse (cioè prestazioni non prenotabili) malgrado queste siano vietate dalla Legge Finanziaria 2006».

Fra le carenze rilevate, quella di report regionali, del tutto assenti in Lombardia, e la mancata informazione ai cittadini sui percorsi di tutela in caso di superamento dei tempi di attesa.

Da Legnano a Magenta, visite ed esami come miraggi

Fra i tempi di attesi più alti rilevati per le visite specialistiche figurano, nell’Asst Ovest Milanese, quelli per una prima visita cardiologica all’ospedale di Cuggiono (426 giorni, pari a 14 mesi), per una prima visita oculistica all’ospedale di Legnano (677 giorni, pari a un anno e 10 mesi) e per una prima visita fisiatrica all’ospedale di Magenta (310 giorni, 10 mesi). Spiccano in negativo anche i 273 giorni di attesa per una prima visita vascolare all’ospedale di Abbiategrasso.

Fra i tempi di attesi più lunghi per gli esami diagnostici spiccano i 251 giorni per una ecografia ginecologica, i 546 per una risonanza magnetica alla colonna vertebrale completa e addirittura i 735 giorni (due anni!) per una ecodopplergrafia cardiaca, tutti all’ospedale di Magenta, oltre ai 682 giorni per una fotografia del fondo oculare nel presidio di Abbiategrasso.

Per tutte queste prestazioni, i tempi massimi di legge sono fissati a 120 giorni.

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