Varese, cambiano le fioriture ai Giardini Estensi. Zanzi: «Era una mia idea»

giardini estensi

VARESE – «Dopo il mio allontanamento la mia idea per i Giardini Estensi è stata realizzata». Sono le parole che Daniele Zanzi, ex vicesindaco di Varese, ha voluto affidare ad un post su Facebook per esprimere disappunto in merito ai lavori realizzati in questi giorni nel parterre del parco del municipio. Una nuova scelta di fiori che rispecchia quello che Zanzi, agronomo di fama internazionale, aveva proposto più volte negli anni.

Lo sfogo social

«Noto con piacere che la mia “piccola” (ma competente) idea – fino a poche settimane fa osteggiata od ignorata – di ridare dignità, bellezza e congruità storica ai parterres dei Giardini Estensi di Varese è finalmente stata realizzata», scrive sui social il fondatore di Varese 2.0. E ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Ci sono però voluti quattro anni di mie sollecitazioni e il mio allontanamento dalla carica in cui ero stato eletto dai varesini, per improvvisamente cambiare idea come avevo indicato, inascoltato, da anni. Ora qualcun altro sarà finalmente libero di assumersi il merito del cambiamento».

Cosa è cambiato

Zanzi illustra poi in cosa è consistito il cambiamento. Sono state tolte alcune specie non consone come settembrini, gaure e geranei. «Con la loro invadenza e scompostezza rovinavano il disegno alla francese dei giardini. Sarebbero stati ideali in un mix border inglese». Al loro posto un impianto di begoniette annuali dai colori delicati, che si sposano meglio con il disegno del parterre.

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Due domande per l’amministrazione

Il post di Zanzi si conclude con due domande indirizzate all’amministrazione. «Le specie perenni invadenti e scomposte – messe lì perché si diceva che era inutile spendere soldi per annuali fiorite, meglio le più costose perenni scomposte – che fine hanno fatto? Buttate via? Reimpiegate? E come mai ora invece vanno improvvisamente bene le fioriture stagionali, sempre sdegnosamente rifiutate – perché forse lo suggeriva chi non doveva farlo?».