Forza Italia in cerca di rilancio vuol tagliare con Agorà. Anche a Busto

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BUSTO ARSIZIO – Parlare di nuovo corso è certamente presto, tagliare con Agorà è però il primo passo. E quel che inizia a farsi strada è la sensazione che il commissariamento di Forza Italia non sarà poi così breve. E neppure così morbido.

Giacomo Caliendo, chiamato a reggere il partito di Berlusconi in provincia di Varese dopo lo tsunami dell’inchiesta Mensa dei poveri, infatti, sta prendendo le misure. E l’obiettivo del commissario va oltre il risultato delle elezioni Europee di domenica 26 maggio. Tanto che c’è chi parla di una sua permanenza sul territorio che può arrivare sino a fine anno. Insomma il tempo necessario per porre le basi, se non per una rifondazione, almeno per un rilancio del partito. Che dovrà innanzitutto liberarsi dall’aderenza con Agorà, l’associazione culturale politica fondata da Nino Caianiello.

Gallarate e dopo Busto

Quella di ieri, martedì 21 maggior, è stata per il commissario Giacomo Caliendo una giornata di incontri. Prima il sindaco Andrea Cassani a Gallarate e poi a Busto, dove il reggente forzista ha incontrato Gigi Farioli. Che il primo contatto su Busto sarebbe stato proprio con l’ex sindaco era già stato annunciato. Anzi si potrebbe dire suggerito dai vertici regionali di Forza Italia. Farioli al  momento, per Forza Italia, rappresenta qualcosa di più di una bandiera. E anche se non sarà (al momento) il coordinatore cittadino, poiché Caliendo di nomine per ora non ne intende fare, sarà certamente il suo primo interlocutore.

Non l’unico. Nel senso che subito dopo le elezioni il commissario potrebbe tornare a Busto per un incontro più allargato. E parlare anche con militanti e simpatizzanti. Un po’ per rinserrare le fila di un partito che in molti dicono stia evaporando, un po’ per dare il segnale di un cambio di marcia, che vuole essere più allargato e impostato su una maggior condivisione. Con Farioli che dovrà fare un po’ da sintesi e un po’ da raccordo. Anche se, durante l’incontro avvenuto tra Caliendo e Farioli, pare che il commissario abbia già fatto sapere di aver sì bisogno di un aiuto, ma anche manifestato la volontà di essere presente quando possibile. Insomma, le redini restano ben salde nelle sue mani. Mani che a quanto pare vogliono dare un taglio netto con la recente passata gestione, troppo smaccatamente targata Agorà. E se davvero sarà così lo si vedrà dopo le elezioni. Magari anche a Busto dove si attende l’esito delle Europee per dare il via a una riflessione su un eventuale rimpasto di giunta.

Vertice politico con Antonelli

La situazione di Busto non è così complessa come quella della Gallarate, ma la volontà dei partiti è quella di non sottovalutarla. Poiché anche qui è necessario fare un punto della situazione. Tanto più che il sindaco è anche presidente della Provincia. Per questo i vertici provinciali di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Popolari si sono dati appuntamento per oggi, mercoledì 22 maggio, in città, dove incontreranno Emanuele Antonelli. Tutto e niente all’ordine del giorno. Nel senso che di quali argomenti si parlerà è piuttosto semplice da intuire: dell’inchiesta e i suoi effetti sulla politica cittadina e a Villa Recalcati, alla posizione politica del sindaco e del presidente della Provincia, fino (forse) ad abbozzare qualche riflessione sugli equilibri interni all’alleanza. Una cosa è certa: il vertice politico non si terrà a Palazzo Gilardoni. Insomma i temi di certo non mancano.

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