Busto, tsunami su Forza Italia e il sindaco Antonelli dà la colpa a Malpensa24

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BUSTO ARSIZIO – Uno tsunami decapita Forza Italia, travolge Nino Caianiello e Carmine Gorrasi, ovvero i due principali “sponsor” politici di Emanuele Antonelli a palazzo Gilardoni e a Villa Recalcati e il sindaco di Busto, che è anche presidente della Provincia, dà tutta la colpa a Malpensa 24. Segno di nervosismo, di scarsa lucidità. E’ evidente che il giornale non ha colpe.

Aria tesissima a Palazzo Gilardoni

La notizia degli arresti domiciliari di Carmine Gorrasi, consigliere comunale di Forza Italia, coordinatore cittadino e da pochi giorni anche provinciale del partito di Silvio Berlusconi è come un man rovescio sulla giunta bustocca. Doppio, perché c’è anche l’arresto di Nino Caianiello, ufficialmente non più iscritto (perché espulso) da Forza Italia, ma nella realtà delle cose plenipotenziario  del partito azzurro. Ma anche fondatore di Agorà, l’associazione culturale e di fatto braccio politico del mullah. Tanto che questa mattina a Palazzo Gilardoni la voglia di parlare era davvero poca nei corridoi. Non negli uffici. Anzi nell’ufficio dell’assessore Gigi Farioli, forzista, dove per quasi tutta la mattinata sono rimasti sigillati in riunione il primo cittadino, il segretario della Lega di Busto Francesco Speroni, l’assessore forzista Miriam Arabini, l’assessore della Lega Manuela Maffioli, il consigliere comunale Roberto Ghidotti, il consigliere della Lega Paola Reguzzoni e l’ex assessore Alberto Riva. Riunione che a un certo punto si è interrotta per traslocare, a ranghi più ridotti, nell’ufficio di Antonelli. Dove è stata seguita in diretta la conferenza stampa di Milano.

L’oggetto del summit a palazzo Gilardoni

Avere un consigliere indagato politicamente sarebbe un problema. Figurarsi se il consigliere è anche coordinatore di partito, delegato alle partecipate e se oltre a lui c’è anche il leader riconosciuto da (quasi) tutti di Forza Italia in carcere. E proprio per questo gli esponenti di giunta e partito si sono riuniti. Per carpire cosa fare. Sul tavolo è stata messa la posizione di Carmine Gorrasi, che segue da consigliere le partecipate e la questione Accam. E davanti alla valutazione fatta sull’opportunità da parte del sindaco di ritirargli le deleghe, pare che Antonelli abbia deciso di prendere tempo. E la conferma che il sindaco abbia scelto di stare fermo arriva dall’unica dichiarazione ufficiale, nella quale, davanti a una più che legittima richiesta di chiarimento, risponde puntando il dito contro Malpensa24. Senza dare altre spiegazioni.

Speroni: «Avanti con Forza Italia»

Nessuno è colpevole fino a prova a contraria. E questo deve essere ben chiaro. Ma è evidente che in questo momento a Busto (e non solo) c’è un grosso problema politico. A palazzo Gilardoni oggi c’è un sindaco che ha sempre avuto in Forza Italia il suo più fedele sostenitore e difensore. Tanto che qualche mese fa, proprio per visione strategica di Nino Caianiello, Antonelli è stato candidato anche a presidente della Provincia di Varese. Ora però quello sponsor politico è venuto a mancare: crollato sotto i colpi di un’inchiesta che dovrà ancora fare tutto il suo corso, ma che di fatto, ha colpito al cuore il partito nelle sue più alte cariche ufficiali e ufficiose. Insomma la domanda è chi ancora sostiene politicamente la maggioranza bustocca? Un quesito che, a situazione ancora calda e a bocce non ancora ferme, nessuno ha ufficialmente posto. Come conferma anche il segretario cittadino della Lega Francesco Speroni.

E’ chiaro però che anche il sindaco Emanuele Antonelli, magari non a Malpensa 24, ma a qualcuno dovrà pur dire ufficialmente come intende andare avanti.

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