Forza Italia sospende gli arrestati. La prima mossa del commissario Caliendo

Forza italia sospende arrestati

GALLARATE – Il nuovo commissario provinciale di Forza Italia, Giacomo Caliendo, nominato da Mariastella Gelmini per riportare pulizia e ordine in provincia di Varese all’interno del partito travolto dagli scandali giudiziari degli ultimi dieci giorni, ha fatto la prima mossa. Ha sospeso dalle attività i tre rappresentanti di Forza Italia arrestati insieme a Nino Caianiello: si tratta del sommese Marcello Pedroni, responsabile provinciale enti locali, dell’ex assessore all’Urbanistica di Gallarate Alessandro Petrone e di Alberto Bilardo, già vicesindaco a Cassano Magnago.

Gorrasi era già sospeso

Bilardo, Petrone e Pedroni seguono a ruota il destino a cui era già andato incontro l’ormai ex coordinatore provinciale Carmine Gorrasi lo scorso 7 maggio. E’invece insospendibile Caianiello in quanto, nonostante fosse di fatto il leader incontrastato di Forza Italia in provincia, non era più un iscritto da anni, ovvero da quando l’allora coordinatore nazionale Sandro Bondi gli strappò la tessera.

Innocenti fino a condanna definitiva

«Tra gli indagati nel procedimento pendente alla Procura di Milano nei cui confronti sono state adottate le medesime misure cautelari, non risultano altri soci tranne Carmine Gorrasi già sospeso, in data 7 maggio 2019, su proposta del coordinatore regionale della Lombardia, Mariastella Gelmini», fanno sapere da Forza Italia. Caliendo motiva la sospensione con la «gravità delle misure cautelari adottate». Ma precisa: «Forza Italia ha sempre ispirato la sua azione al precetto costituzionale della presunzione di non colpevolezza secondo cui l‘imputato è da ritenersi innocente e non può essere considerato colpevole fino alla condanna definitiva».

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