Furti a raffica al Tedi e nei negozi dell’ex Mizar di Busto: coppia arrestata

BUSTO ARSIZIO – Avevano riempito di merce rubata l’auto, una vettura di grossa cilindrata con targa della Romania, quando una pattuglia della Polizia di Stato li ha sorpresi con gli articoli ancora dotati dei dispositivi antitaccheggio: per una coppia, un uomo e una donna, lui rumeno e lei moldava, la “spesa a ufo” è costata l’arresto in flagranza per furto aggravato in concorso. Solo al Tedi, negozio di merce a basso costo, avevano portato via dagli scaffali articoli per circa 350 euro. Arresti convalidati, hanno promesso di risarcire i negozi svaligiati.

La spesa senza pagare

Gli arresti risalgono alla serata di ieri, domenica 25 febbraio: la Polizia di Stato di Busto Arsizio ha arrestato un uomo e una donna che sono stati sorpresi nell’area “ex Mizar”, all’uscita dal punto vendita Tedi, con l’auto piena di merce risultata rubata dagli scaffali dell’esercizio commerciale. Merito della pattuglia del Commissariato di via Foscolo, che ha notato i due aggirarsi nel parcheggio con fare circospetto a bordo di una vettura di grossa cilindrata con targa della Romania, e ha deciso di sottoporli a un controllo, anche perché spesso i negozi della zona subiscono furti.

Il Tedi svaligiato

È infatti bastata un’occhiata all’abitacolo dell’auto per notare sacchi contenenti numerosi articoli, in particolare di cancelleria. Contattati i dipendenti di “Tedi”, si è appurato che effettivamente la merce, del valore di circa 350 euro, era stata sottratta dagli scaffali. Il modus operandi era il più classico nei furti: mentre l’uomo distraeva i commessi con domande pretestuose sugli articoli in vendita, la donna riempiva i sacchi con la merce esposta e si dileguava indisturbata.

L’arresto

Sull’auto è stata trovata anche merce di altri negozi della zona (Tigotà, Pepco e Kiko) che si sospetta provento di analoghi furti, anche perché in parte ancora munita dei dispositivi antitaccheggio. I due, con diversi precedenti per analoghi reati collezionati anche con diverse generalità, sono stati arrestati in flagranza di reato, d’intesa con il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, per furto aggravato in concorso. Arresti convalidati in udienza in Tribunale per la “direttissima”, con il rumeno e la moldava che hanno promesso, davanti al giudice, che risarciranno il maltolto.

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