Gallarate, la protesta: «Autostrade vuole distruggere il mio giardino» 

GALLARATE – Rimosse tre anni fa, Autostrade per l’Italia è pronta finalmente a riposizionare – con notevole ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale – le nuove barriere fonoassorbenti sull’A8. Una buona notizia? Non proprio, perché chi vive a ridosso della Milano-Laghi rischia di vedere la sua proprietà deturpata da un cantiere ritenuto sovrastimato rispetto all’effettiva realizzazione dell’intervento, ovvero la semplice posa di paratie antirumore. 

Distrutto il giardino 

E’ il caso di un cittadino di Gallarate, Renato Rovelli, che attraverso una lettera aperta denuncia l’accaduto e chiama a raccolta chi, nel tratto interessato dai lavori, si trova nella sua stessa situazione:

Volevo comunicare che Società Autostrade è intenzionata ad abbattere la parte del mio parco e frutteto che costeggia il tratto compreso fra via Arconti e Via Liguria per assurde esigenze di cantiere dovute alla realizzazione di nuove barriere antirumore. Per la costruzione delle attuali negli Anni Novanta non si è toccata alcuna pianta, limitandosi ad eliminare qualche ramo sporgente. Eppure era stata tagliata la parte superiore del muraglione, era stato creato un nuovo basamento e per alcuni tratti addirittura un balcone sporgente, furono posati giganteschi new jersey con lastre superiori antirumore. Per fare tutto ciò semplicemente era stato approntato un ponteggio e tutto il lavoro venne svolto sulla parte alta chiudendo una corsia di marcia.
Ora invece ,con le nuove tecnologie di intervento, dopo 30 anni si vogliono eliminare rampicanti, cespugli, abeti, magnolie, noccioli, frassini, ciliegi, albicocchi, peschi, pruni, lamponi, viti, che non solo sono un’ulteriore valida barriera antirumore, ma abbelliscono, rinfrescano, depurano l’aria inquinata dal traffico e rappresentano per la mia famiglia ricordi di coloro che li hanno messi a dimora.
In pratica, dopo i lavori la visione dell’autostrada dalla mia abitazione sarebbe quella di quando ero bambino. Un orrido, spoglio muro di cemento  armato.
Ritengo utile poter far conoscere una realtà che penso sia comune anche ad altri confinanti lungo l’A8 e che potrebbe dar luogo ad una richiesta corale per un intervento meno invasivo.

Autolaghi senza barriere: la protesta dei sindaci da Gallarate a Lainate

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