Cinque nuove intitolazioni a Gallarate. Il via libera in Commissione

Gallarate città nuove intitolazioni

GALLARATE – Oriana Fallaci, Milite Ignoto, Martiri delle Foibe, don Luigi Giussani ed Enzo Tortora. La Commissione Cultura di Gallarate presieduta da Rossella Glorioso ha dato ieri 13 giugno il via libera a cinque nuove intitolazioni, incaricando la giunta di dare mandato agli uffici per la regolamentazione della cartellonistica. 

L’ok in Commissione 

Il sindaco Andrea Cassani e l’assessore alla Cultura Claudia Mazzetti, presenti alla riunione, hanno annunciato che chiederanno ai proponenti di farsi carico dei costi previsti. Il primo cittadino ha sottolineato che le cinque nuove proposte non dovranno andare a sostituire intitolazioni preesistenti, in modo tale da non creare disagio alla cittadinanza. Verranno dunque individuati edifici pubblici ancora senza nome, parchi o larghi senza numeri civici. L’assessore ha fatto presente che è giusto dare peso alle proposte pervenute, in quanto tutte meritevoli di essere inserite nella toponomastica cittadina, ma anche fatto capire che per il momento non ce ne saranno altre, proprio per non svilirne il senso riempiendo la città di targhe.

Le intitolazioni 

Per Enzo Tortora, proposto da +Gallarate, sembra ormai cosa fatta l’intitolazione del parco di viale Milano. L’area verde di via Trombini potrebbe invece essere dedicata a don Giussani, su richiesta del Centro popolare Gallarate. «Oggi è riconosciuto, e non solo in ambito cattolico ma anche da laici, scienziati, atei, credenti di altre religioni, una figura di rilevo, un prete che lasciato il segno», ha detto Luigi Galluppi  in Commissione. Con il coinvolgimento del Comitato per Cedrate, per il Milite Ignotovoluto da Fratelli d’Italia – il luogo prescelto potrebbe essere il largo in cui è già presente una targa che lo ricorda. Per quanto riguarda Oriana Fallaci, nome avanzato dalla Lega, l’idea sarebbe quella di intitolarle una scuola. Considerato che nei prossimi anni, grazie ai fondi europei e e del Pnrr, in città ne verranno costruite ben due, è soltanto questione di attendere. Ci sono infine i Martiri delle Foibe, intitolazione su cui Pd e CèV si sono astenuti. In questo caso si valuterà nelle prossime settimane se è più opportuno promuovere una serie di eventi nel Giorno del Ricordo – che si celebra ogni anno il 10 febbraio – anziché intervenire sulla toponomastica.

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