GALLARATE – Sono passati quindici giorni dalla vittoria elettorale al primo turno di Andrea Cassani e «Gallarate non ha ancora una giunta». Il sindaco, riconfermato con il 52,7% dei consensi, non ha mai fatto mistero di voler aspettare l’esito del ballottaggio di Varese per trovare una quadra politica a livello provinciale del centrodestra. Domani sarà il giorno dell’annuncio, anche perché ormai la composizione è di fatto definita da giorni. Ma per il Partito democratico questo è inaccettabile.
La quadra provinciale
«Questo significa proprio che la giunta di Gallarate non si sceglie a Gallarate», dice Anna Zambon, la più votata (303 preferenze personali) del gruppo consigliare del Pd, composto per il prossimo quinquennio da altre tre riconferme (Giovanni Pignataro, Margherita Silvestrini, Carmelo Lauricella) e da una new entry (Luca Carabelli). «È evidente che il sindaco abbia dovuto aspettare i ballottaggi, in particolare quello tra Matteo Bianchi e Davide Galimberti, per provare a trovare una quadra provinciale tra Varese, Busto e gli altri Comuni andati al voto».
Sala e Cassani
Zambon sottolinea di essere ormai a ridosso del consiglio comunale di insediamento, convocato per lunedì 25 ottobre, «e ancora non è definitiva la giunta». Secondo il consigliere dem, non è normale o comunque altrove ci sono esempi differenti. «E’ emblematico che Sala a Milano abbia annunciato la sua squadra di assessori in tre giorni perché libero da certe logiche, mentre qui a Gallarate siamo ancora qui ad aspettare. Ci sono soltanto ipotesi che leggiamo sui giornali».
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