A Gallarate il sindaco rieletto: «Ho vinto il referendum contro Cassani»

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GALLARATE – Manca ancora l’ufficialità ma a Gallarate i giochi sono fatti: il sindaco uscente Andrea Cassani (centrodestra) ha già ampiamente «superato il 50% delle preferenze», come conferma l’interessato, ed è stato di fatto riconfermato alla guida della città. «Sono ovviamente contento del risultato – commenta a caldo il primo cittadino entrando in sala consigliare accolto da un lungo applauso – Abbiamo fatto una campagna elettorale onesta puntando sui contenuti. Gli altri al contrario hanno fatto una campagna elettorale esclusivamente contro il sottoscritto».

Campagna contro di me

All’esito delle urne «Il referendum contro Cassani lo ha vinto Cassani», commenta il primo cittadino. Bene anche la lista civica a sostegno della sua candidatura: «Ottimo risultato della Lega che si conferma primo partito in città – dice Cassani – Buono il risultato della civica che si attesta come seconda forza politica di maggioranza. Un’ottima squadra che sarà rappresentata in consiglio comunale». Su Fratelli d’Italia Cassani sottolinea la crescita del partito di Giorgia Meloni passato dal 3-5% di cinque anni fa «all’oltre 10% registrato oggi».

Ottimo lavoro di coalizione

La ricandidatura di Cassani «Ci ha sempre dato assoluta serenità sul piano personale. Certo questa è stata una campagna elettorale strana, lunga, con il Covid e l’estate di mezzo – commenta Giorgio Caielli, segretario cittadino della lega – C’era il rischio che qualche cittadino si stancasse. Non è successo e abbiamo vinto. Abbiamo lavorato bene come coalizione: Fratelli d’Italia è in crescita e anche le altre forze politiche alleate hanno tenuto e saranno rappresentate in consiglio comunale».

Vittoria nonostante le inchieste giudiziarie

«Non è andata come speravo e come speravamo. Nonostante l’inadeguatezza e le ferite delle inchieste giudiziarie questo sindaco ha riottenuto il consenso dei cittadini di Gallarate», così si aprono le dichiarazioni della candidata del centrosinistra Margherita Silvestrini a commento della rielezione di Andrea Cassani.

Silvestrini: responsabilità solo mia

«Noi, la coalizione che mi ha sostenuta e la comunità dei volontari e dei sostenitori abbiamo percorso un lungo tratto di strada, entusiasmante e ricco, ma evidentemente non è bastato – prosegue Silvestrini – Faremo assieme un riesame delle nostre proposte e della nostra campagna elettorale ma gli errori commessi sono solo miei, la responsabilità del risultato è la mia. Ma le nostre proposte per migliorare la città, per renderla più bella e più vivace sono li, non hanno copyright, disponibili a chiunque abbia intelligenza per capirle e volontà per realizzarle. Nel gioco della democrazia, dai banchi dell’opposizione continueremo ad esercitare il controlli sull’attività del sindaco e degli assessori, lo faremo ancora più determinati, rafforzati dall’entusiasmo delle tante donne e dei tanti uomini che in questi mesi non si sono risparmiati. Noi non ci perderemo di vista, continueremo a lavorare convinti che Gallarate meriti il meglio».

Il terzo polo è solo all’inizio

Obiettivo minimo raggiunto per Sonia Serati, candidata sindaco di PiuGallarate e Gente di Gallarate. «Siamo contenti del nostro operato e soddisfatti del percorso compiuto: il terzo polo è solo all’inizio. Se i dati saranno confermati entreremo in consiglio comunale: saremo noi la realtà svincolata dalle logiche di partite in campo per la città. Il risultato ottenuto testimonia che il nostro impegno, l’aver sottratto tempo alla famiglia, ha portato a un risultato che si è tradotto in un voto di qualità. Noi abbiamo delle idee molto precise per Gallarate che continueremo a portare avanti».

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