La nuova giunta di Gallarate è pronta al 90%. Martedì l’annuncio

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Da sinistra in alto: Claudia Mazzetti, Chiara Allai, Rocco Longobardi, Andrea Zibetti, Francesca Caruso, Corrado Canziani, Sandro Rech, Stefania Picchetti, Giuseppe De Bernardi Martignoni

GALLARATE – Prende forma la nuova giunta di Gallarate. Il sindaco Andrea Cassani concluderà il giro di consultazioni con i partiti di maggioranza lunedì 18 ottobre, quando ormai anche l’esito dei ballottaggi a Varese e Caronno Pertusella sarà noto. Ma il clima nel centrodestra di Gallarate sembra a tal punto sereno che martedì potrebbe già essere il giorno giusto per la presentazione ufficiale.

Lega e lista civica

Le indiscrezioni danno tre assessori alla Lega e due alla lista Cassani. Siccome la civica che porta il nome del sindaco si era data internamente il criterio delle preferenze per scegliere i componenti di giunta, ecco che il posto a Chiara Allai e Stefania Picchetti non dovrebbe toglierglielo nessuno. C’è però un problema: per le deleghe del Bilancio e dei Tributi, fino a una settimana fa nelle mani di Stefano Robiati, servono competenza ed esperienza. In maggioranza non c’è persona che le conosce meglio del leghista Corrado Canziani. Le sue quotazioni in questo momento sono dunque in netta crescita, anche se l’ipotesi più probabile per il Carroccio è la riconferma degli uscenti Sandro Rech, Andrea Zibetti e Claudia Mazzetti. Per lei, la più votata in città, il posto non è in discussione.

Forza Italia e i Fratelli

Per quanto riguarda Forza Italia i vertici azzurri sembrano ormai sempre più orientati a lanciare Rocco Longobardi. Il suo tesseramento al partito, risalente a una settimana fa, gli garantisce il posto. Per quanto riguarda Fratelli d’Italia è scontata la riconferma nell’esecutivo di Francesca Caruso, anche perché Giuseppe De Bernardi Martignoni, decano d’aula, avrebbe espresso la volontà di chiudere la sua carriera politica cittadina come presidente del consiglio comunale, ruolo istituzionale e di prestigio.

Le questioni aperte

Nell’assetto attuale manca una rappresentanza per il Centro popolare Gallarate che alla causa del centrodestra ha portato in dote solo il 3,6% dei consensi. Il loro destino in città dipenderà molto dai pesi e dai contrappesi a livello provinciale. E’ evidente, per fare un esempio, che se i centristi che fanno riferimento a Raffaele Cattaneo dovessero ottenere il vicesindaco a Varese in caso di vittoria di Matteo Bianchi, le probabilità di avere compensazioni altrove sarebbero pressoché nulle. Ancora aperta a Gallarate la questione del vicesindaco, da mettere in relazione sia con Busto che con Varese: i risultati dei ballottaggi serviranno per chiudere anche questa partita.

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