Nuova giunta a Gallarate, Martignoni (FdI): «La quadra al tavolo provinciale»

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GALLARATE – «Proposte locali, ma la quadra a livello provinciale». Giuseppe De Bernardi Martignoni delinea lo schema per provare a chiudere le trattative sulla nuova giunta di Gallarate subito dopo i ballottaggi di Varese e Caronno Pertusella. Perché è ormai evidente, infatti, che sia Andrea Cassani sia Emanuele Antonelli a Busto Arsizio attenderanno di conoscere l’esito del secondo turno per trovare un equilibrio sovracomunale tra le forze del centrodestra. Una prospettiva confermata anche dal capogruppo di Fratelli d’Italia che per il partito di Giorgia Meloni è anche il responsabile provinciale degli enti locali.  A Gallarate è invece risultato l’uomo più votato, un primato che reputa una grande soddisfazione personale: «A livello comunale credo che dopo tanti anni per me sia stata l’ultima battaglia e sono fiero di averla chiusa con questo risultato».

La quadra provinciale

Martignoni è pronto a sedersi al tavolo facendo valere due principi basilari. Il primo è di rappresentanza: «Tutti abbiamo lavorato per il risultato, quindi tutte le forze politiche devono avere un giusto riconoscimento». Il secondo è di geopolitica: «Si facciano proposte a livello locale e poi il provinciale deciderà». L’intesa su Gallarate, dunque, dovrà tenere conto con i relativi pesi e contrappesi delle scelte che si faranno su Varese, Busto Arsizio e Caronno Pertusella. «Con la speranza lunedì di fare un bel poker», sottolinea il capogruppo di FdI.

Il nodo civiche

Martignoni non ha problemi ad affrontare il nodo delle liste civiche dei sindaci, rispettivamente il primo e il secondo “partito” a Busto e Gallarate in termini di consensi elettorali. Come gestirle? «Io non ho mai detto che non mi siederò al tavolo con loro», precisa il rappresentante di FdI. «Ho semplicemente fatto notare che non sono rappresentate a livello provinciale, dove invece ci sono i quattro partiti del centrodestra. E’ proprio per questo motivo che sul piano locale ascolteremo le proposte attraverso i loro interlocutori che, a giudicare dal nome che portano, credo proprio siano direttamente i sindaci. Dopodiché al tavolo provinciale troveremo un equilibrio, consapevoli che tutti saranno chiamati a fare sacrifici. Non sarà una partita facile da chiudere».

Il vicesindaco

Seguendo il ragionamento, Martignoni fa chiarezza anche  sulla questione vicesindaco che, parola di Daniela Santanché, a Gallarate sarebbe spettato al gruppo che (eccezion fatta per la Lega) avrebbe preso più voti. La lista Cassani dunque? «Lo dico con chiarezza: la nostra coordinatrice regionale si riferiva naturalmente alle forze politiche che a livello provinciale hanno sostenuto i sindaci del centrodestra. Poi si può cambiare tutto, ma se prevalgono i ragionamenti locali poi saltano tutti gli schemi a livello provinciale».

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