Gallarate, la nuova battaglia di Cassani è contro «i furbetti della mensa»

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GALLARATE – Nessun bambino verrà lasciato a pane e acqua mentre i suoi compagni consumano il pranzo nelle mense scolastiche. Il pugno, almeno stavolta, è per Andrea Cassani meno duro. Ma la nuova battaglia del sindaco di Gallarate, questa volta contro i «genitori furbetti» che non pagano i servizi scolastici, è soltanto all’inizio. E l’obiettivo è recuperare una morosità che tocca ormai quasi la metà delle famiglie gallaratesi. Decisamente troppo per continuare a stare a guardare.

I furbetti sono il 44%

I dati ufficiali del Comune di Gallarate dicono che il 44% degli utenti che frequentano il pre e post scuola (che sono servizi facoltativi) non sono in regola con i pagamenti della refezione scolastica. Ci sono ben 202 casi di morosità su un totale di 462 iscritti al pre o al post scuola. «Nessun bambino a Gallarate viene o verrà lasciato senza pasto, però non ci faremo più prendere in giro dai “furbetti”», tuona il sindaco. «I genitori che lasciano i figli a scuola prima dell’orario scolastico e/o vanno a prenderli ben dopo la fine della scuola evidentemente hanno entrambi un lavoro, quindi sono certamente in grado di far fronte al pagamento della mensa, il cui costo è stato ridotto dalla nostra amministrazione per aiutare tutte le fasce sotto i 40mila euro di Isee».

Tutti devono pagare

Per le famiglie inserite nella fascia Isee più bassa, il  costo della mensa è tra i più bassi del circondario: 90 centesimi a pasto. Proprio per questo motivo, sottolinea Cassani, «tutti devono pagare». Ma i dati dicono altro. Il tasso di morosità della mensa è del 14% (488 utenti su 3475) e il 41% di questi (202 utenti su 488) fruisce del pre e/o post scuola. Il mancato incasso per Palazzo Borghi nel 2018 è stato di 275mila euro, a fronte di un servizio complessivo per la mensa pari a 2,35 milioni di euro. Il Comune, ogni anno, mette a bilancio 600mila euro per arrivare al pareggio di bilancio. Ma con i “furbetti” la cifra è salita a 875mila.  «Qualcuno evidentemente pensa di essere più furbo degli altri, ma i mancati pagamenti di chi è moroso ricadono poi sulla collettività e quindi su chi già paga. Dal prossimo anno scolastico metteremo in atto i provvedimenti più idonei per ristabilire giustizia sociale, tra cui quello di consentire l’iscrizione al pre e post scuola solo a chi è in regola con i pagamenti della refezione scolastica».

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