«Contro le paure dei populisti». A Gallarate nasce Officina di cura urbana

GALLARATE – «Non vediamo una prospettiva a Gallarate per il centrodestra». Senza peli sulla lingua, si è presentata così oggi, 30 aprile, Officina di cura urbana, la nuova lista civica che sosterrà la candidata sindaco Margherita Silvestrini (Pd). E che punterà a spodestare l’attuale giunta guidata dal sindaco Andrea Cassani (Lega). Un progetto che trova i suoi capisaldi in alcune temi chiave, come l’ambiente, la salute e i diritti uguali per tutti, ma anche il futuro delle nuove generazioni e una cultura ampia che accoglie le varie contaminazioni. Le anime de gruppo sono diverse, ma tutte riunite sotto un’unica ideologia, «chiaramente di sinistra», ha spiegato il portavoce Luigi Ambrosi. «Sappiamo che sotto elezioni si formano molti progetti civici, quindi non abbiamo imbarazzo a definire da che parte stiamo». A delineare le linee guida del programma è stata Nancy Perazzolo, che ha parlato della nuova lista come «un laboratorio, un movimento in cui cittadini possano attivarsi, per realizzare un città sostenibile e un nuovo tessuto economico e sociale. Con un occhio riguardo alle domande dei più deboli».

Chi è Officina di cura urbana

Non è un caso che Officina di cura urbana sia stata presentata proprio oggi. «Tra il 25 aprile, perché crediamo nell’anti-fascismo come faro dell’attività politica, e il Primo maggio, perché la dignità del lavoro sta ancora al centro della crescita sociale e civica», ha specificato Ambrosi. E che ha spacchettato il nome della lista per raccontare il suo significatoOfficina, richiama la «necessità di sperimentazione e il patrimonio dell’operosità gallaratese». Cura, una parola centrale per «tutelare l’ambiente e i più deboli». Urbana, «in termini di sofferenza: si soffre per l’inquinamento e per i rapporti sociali, spesso troppo gerarchici». Non sono mancati riferimenti diretti alle note vicende che riguardano la città, come il caso Mensa dei poveri: «Rappresenta quello che è diventata Gallarate negli ultimi anni, con al centro logiche di speculazione e profitto. A cui noi siamo contrari: il nostro progetto mira a creare un città più viva, in cui il contesto culturale non sia agitato da forze populiste e dalle loro paure».

I punti forza del programma

Il gruppo sosterrà Silvestrini, ma «il nostro progetto non è solo elettorale ma un laboratorio per trovare nuove soluzioni ai problemi della città e dei paesi limitrofi». A dare i punti di riferimento del programma è stata Perazzolo. Spicca il tema ambiente: «Immaginiamo un’attività politica che non comprende un Pgt che consumi suolo e sulla buona gestione dei rifiuti», ha spiegato. Ma anche la sanità, con l’obiettivo di «difendere l’ospedale di Gallarate e contrastare il piano di un ospedale unico. Pensiamo sia giusto progettare un luogo che si prenda cura della salute». Anche quella degli animali. Non meno importante l’impegno per creare un tessuto sociale «fondato sull’inclusione, con attenzioni alle pari opportunità e alla diversità. E che superi l’assistenzialismo per far dialogare tutte le componenti in città». La cultura viene vista dai civici di sinistra come «valorizzazione delle differenze». Con l’intento di creare iniziative come una casa delle associazioni e un info-point che metta in rete le risorse del territorio. Ma anche puntare su quelle che «sono già in essere da anni nelle scuole».

Una campagna anche social

Fra i nomi della lista spicca quello di Cinzia Colombo, volto noto della sinistra gallaratese (fu assessore nella giunta Guenzani dal 2001 al 2016): «Il gruppo vuole lavorare sulla città e non solo per le elezioni». E visto il periodo di pandemia, spazio alla tecnologia. «La nostra sarà una campagna anche social: abbiamo creato un profilo Facebook e a breve partirà quello Instagram», Non solo: «Apriremo un sito internet per spiegare meglio le nostre proposte, perché crediamo che anche questi strumenti siano utili per farci conoscere e per ascoltare le idee dei cittadini».

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