Gallarate, via libera all’ospedale unico. Primo sì in Commissione

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GALLARATE – Così come avevano già fatto nei mesi scorsi il Comune di Busto Arsizio e la Provincia di Varese, anche il il consiglio comunale di Gallarate giovedì sera 3 febbraio voterà la deroga al dibattito pubblico sull’ospedale unico che farà risparmiare un anno di tempo nel lungo iter burocratico verso la realizzazione della nuova struttura sanitaria. Dalla Commissione di ieri sera, 31 gennaio, è parso evidente che il centrodestra – dopo i tentennamenti degli ultimi mesi – ha deciso di rompere gli indugi. 

Garanzie ottenute 

Il sindaco Andrea Cassani ha fatto capire che la svolta è arrivata con il Comitato di vigilanza che si è ottenuto in Regione Lombardi lo scorso 17 febbraio. «Abbiamo chiesto e ottenuto garanzie sulla viabilità e sull’ambulatorialità del Sant’Antonio Abate», ha detto in Commissione. «Noi non siamo mai stati contrari all’ospedale unico, tant’è vero che lo abbiamo inserito anche nel programma elettorale sottoposto al giudizio dei gallaratesi lo scorso ottobre». Votare la deroga, oltretutto, non significa secondo il sindaco evitare il dialogo e sottrarsi al confronto. «Tutt’altro: andiamo a istituire la Commissione Sanità proprio per discuterne insieme. Semplicemente non vogliamo perdere altro tempo con una procedura pubblica poco chiara attraverso cui un funzionario ministeriale dovrebbe non si sa in che modo coinvolgere gli stakeholder».

Posti letto 

Durante la Commissione Cesare Coppe (Città è vita) ha ricordato che il consiglio comunale all’unanimità a maggio 2020 ha votato contro la creazione del nuovo ospedale unico se avrà meno posti letto degli esistenti a Gallarate e Busto Arsizio. E siccome si prevede una riduzione del 25%, ha chiesto come ci si debba rapportare con quella presa di posizione. Cassani ha spiegato che si tratta di una mozione ormai superata dai fatti e dalle garanzie ottenute da Regione Lombardia. Due anni fa, infatti, non si sapeva per esempio che parte del Sant’Antonio Abate rimarrà aperta: ci sarà infatti un presidio territoriale ambulatoriale, la Casa di comunità Hub e l’Ospedale di comunità.

Le opposizioni

Se il voto del centrodestra alla deroga appare scontato, sarà interessante capire come si muoverà il centrosinistra dopo la recente apertura del capogruppo Giovanni Pignataro. Di certo voterà contro Massimo Gnocchi (Obiettivo comune Gallarate) che, a margine della diffusione di un documento protocollato nella giornata di ieri, ha dichiarato: «Tutti si inchinano ad una scelta che per Gallarate sarà una sconfitta enorme. Si fa questo eludendo un dibattito pubblico che ovviamente metterebbe a nudo tutte le contraddizioni e mezze verità di questo progetto. Derogare oggi significa non avere titolo di parlare domani, lasciando campo libero alla Regione. Una scelta di debolezza e di rassegnazione ingiustificabile».

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