Busto, farmacista a processo per truffa. La difesa: “Risarcita Ats, ma nessuna frode”

Cardano gallarate disabile processo

BUSTO ARSIZIO – Farmacista e magazziniere indagati per truffa ai danni del sistema sanitario nazionale: la vicenda, che nell’aprile dell’anno scorso, fece molto scalpore a Busto Arsizio è arrivata oggi, martedì primo febbraio, davanti al Gup del tribunale di Busto Arsizio Stefano Colombo.

Danno minimale

Secondo l’accusa i due indagati avrebbero “svuotato” il credito residuo mensile dalle tessere fornite dal sistema sanitario alle persone affette da celiachia e contenenti un importo (tra i 70 e i 120 euro mensili) da utilizzare per l’acquisto di prodotti senza glutine dopo essersi fatti consegnare dagli stessi il Pin.

Farmacista e magazziniere hanno sempre respinto le accuse parlando invece di un servizio offerto ai clienti per agevolare la gestione mensile del credito. Il danno che Ats avrebbe patito è per altro minimale mantenendosi al di sotto dei 4mila euro. Cifra che il farmacista, assistito dall’avvocato Cesare Cicorella, ha già risarcito. “L’importo stesso del danno – commenta Cicorella – Da solo basta a dimostrare quanto non ci sia stata alcuna frode da parte del mio assistito la cui attività mette a bilancio ben altre somme”. Il rischio di ritrovarsi con un procedimento penale a carico risulta spropositato se paragonato alla cifra in questione per uno stimato professionista come il farmacista bustocco in questione la cui attività frutta ben altri incassi.

Nessun dolo

Il difensore parla di un “sistema di collaborazione” in favore dei clienti “in assoluto difetto di dolo e in totale buona fede”. La decisione di risarcire è propedeutica alla richiesta di ammissione alla così detta messa alla prova, una modalità alternativa di definizione del processo che ne evita in questo modo la discussione. L’udienza è stata aggiorna al prossimo 10 maggio per consentire l’ufficializzazione del già avvenuto risarcimento ad Ats.