Cortellesi agli studenti di Gallarate: «Imparate l’educazione sentimentale»

GALLARATE – «Il rispetto alla sessualità, all’affettività, alla privacy. Il rispetto nei confronti degli altri. Credo che debba essere una materia vera e propria a scuola, da affrontare con gli esperti». Sono le parole di Paola Cortellesi, la nota attrice che di recente ha esordito alla regia con C’è ancora domani. Proprio il suo film è stato al centro dell’incontro con le scuole ieri mattina, 22 novembre, che ha coinvolto anche il Ponti di Gallarate. Nelle sale di Cinelandia, dopo la trasmissione del lungometraggio, gli studenti hanno potuto assistere ai commenti e agli interventi dell’attrice e del cast. Ma soprattutto affrontare un tema tanto delicato e – mai come ora – attuale: la violenza di genere.

Il film, i balli, la violenza

D’altronde è un film che tratta il tema nei suoi risvolti più profondi. L’attrice racconta uno spaccato dell’Italia nel secondo dopoguerra, in una Roma che respira il desiderio di cambiamento tra il referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea Costituente. Spicca la figura di Delia, interpretata da Cortellesi: madre affettuosa e moglie vittima delle continue violenze del marito Ivano (interpretato da Valerio Mastandrea). Una donna che «non è libera, accetta solo la vita che ha», ha spiegato l’attrice. I momenti in cui viene picchiata sono riportati come un «rituale». Un atto ripetitivo, ciclico. La scelta narrativa è stata di mostrare quegli episodi mascherandoli da balli, sulle note di Nessuno di Mina: «Una bella canzone d’amore accompagnata da versi tipo Nemmeno il destino ci può separare e parole quali eternità: suonano come una condanna e una maledizione». E poi l’altro aspetto: quello della violenza «a cui oggi siamo abituati e che vediamo nei film e nelle serie tv». Fattore che non viene mai esplicitato, perché «avrebbe distratto. Invece era giusto che l’attenzione rimanesse sulla gravità dell’argomento trattato».

Il lavoro a scuola

La violenza di genere è un tema sempre molto discusso. Oggi ancora di più: «Credo che l’educazione alla sessualità e all’affettività, oltre al rispetto degli altri, debba diventare materia di scuola», ha poi aggiunto Cortellesi. «Si lavori in classe, dai più piccoli fino agli studenti delle superiori. Sarebbe un’ulteriore occasione per i ragazzi, con l’aiuto di esperti». Al fianco dell’attrice c’erano altri membri del cast: Emanuela FanelliRomana Maggiora Vergano. Oltre a Celeste Costantino della Fondazione “Una Nessuna Centomila”. A condurre, il giornalista Giovanni Minoli.

Gli appuntamenti del Ponti

L’incontro di ieri si inserito in un ventaglio di appuntamenti che il Ponti ha pensato per gli
student
i. Il prossimo appuntamento è per venerdì, 24 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: gli alunni si riuniranno in cortile con gli insegnanti per l’inaugurazione di una panchina rossa realizzata dagli studenti della Terza A. Poi, sabato, alle 11, ci sarà l’incontro con Giuseppe Delmonte, orfano di femminicidio che porterà la sua testimonianza. Mentre martedì, 21 novembre, anche il samaratese Nicolò Maja – l’unico sopravvissuto alla furia del padre, che uccise moglie e figlia – è stato ospite all’istituto di Gallarate.

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