Ospedale di Gallarate, la protesta delle addette alle pulizie

GALLARATE – «No alla variazione degli orari, no all’aumento dei carichi di lavoro». Questa mattina, 11 aprile, le lavoratrici dell’ospedale di Gallarate si sono riunite per un presidio in Largo Boito. Contestando l’estensione degli orari fino alle 21 e l’implemento dei carichi di lavoro, ritenuti eccessivi. Fattori che «comportano un grosso disagio», ha detto Eugenio Busellato (Cobas).

«Sensibilizzare»

Le addette alzano la voce e si rivolgono al loro datore di lavoro, chiedendo anche l’intervento di Asst Valle Olona per fare in modo che le proprie istanze vengano ascoltate. Lo ha sottolineato Busellato: «Il presidio serve a sensibilizzare ulteriormente l’amministrazione ospedaliera perché vada vedere gli ambiti del capitolato e possa darci soddisfazione». Anche perché «abbiamo già interessato le aziende con cui abbiamo avuto primo incontro ma non ha portato a risolvere il problema».

Le «difficoltà»

Nello specifico – come riportato anche in una nota diffusa da Cobas – le società affidatarie del servizio di pulizia «hanno imposto alle dipendenti che svolgono le attività di pulizia degli ambienti ospedalieri un nuovo orario di servizio che arriva fino alle 21». Questo comporta «grandi difficoltà per il personale – quasi tutto femminile – che lavora nell’orario serale. E che in precedenza terminava alle 20». Non solo: «Viene imposto anche un ulteriore carico alle dipendenti, in presenza di una discutibile organizzazione del lavoro che rischia di creare disservizi all’utenza».
Fra gli altri, ricorda la nota del sindacato, «solo nei giorni scorsi sono stati distribuiti tra le dipendenti gli indumenti di lavoro nonostante numerosi solleciti da parte delle stesse lavoratrici». Senza dimenticare che non è stata nemmeno effettuata la pianificazione delle ferie estive del personale, che ha il sacrosanto diritto ad un periodo di riposo con la propria famiglia».

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