GALLARATE – Quarantotto ore. E’il tempo concesso ai Sinti di Gallarate per lasciare i terreni di via Lazzaretto che sono tornati a occupare lo scorso 30 giugno dopo le proteste vigorose in merito all’allacciamento abusivo alla rete idrica. Il dirigente del Comune Cristiano Tenti ha firmato oggi 8 luglio la seconda ordinanza dopo il primo atto ufficiale dello scorso 21 giugno.
Pronti a sgomberare
E’evidente che il livello di tensione sull’asse via Lazzaretto-Palazzo Borghi si sia decisamente innalzato nelle ultime settimane. Il Comune è pronto allo sgombero nel caso i Sinti non si spostino dall’ex campo di Cedrate entro la giornata di sabato.
Su segnalazione del comando di via Ferraris oggi è stato effettuato un sopralluogo urgente da parte del personale tecnico del Comune, riscontrando la presenza di roulotte e di una casetta mobile (mezzi tutti rotabili) debitamente identificati dagli organi di polizia. Subito dopo è stata firmata l’ordinanza che prevede lo sgombero immediato. La forza pubblica è incaricata della sua esecuzione in caso di mancata spontanea attuazione da parte degli occupanti. Il provvedimento è stato già notificato ai Sinti, alla polizia locale, al commissariato di Ps e alla locale stazione dei carabinieri.
Il confronto con il viceministro
Sulla vicenda il sindaco Andrea Cassani non è disposto a retrocedere di un millimetro e sta seguendo nel dettaglio gli sviluppi. E’ confermato per domani il confronto telefonico con il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni (Lega) in merito alle incomprensioni con la prefettura degli ultimi giorni e alle procedure da adottare per ripristinare la legalità in via Lazzaretto.
Sinti di Gallarate, scontro sindaco-prefettura. Cassani: «Ora chiamo il viceministro»